25 Agosto 2016

“Mettiamo nei nostri menu l’amatriciana e doniamo due euro per ogni piatto ai nostri colleghi che hanno perso tutto”. E’ la proposta di Paolo Tizzanini, noto ristoratore della Valdarno, come contributo per aiutare chi è rimasto colpito dal disastroso terremoto che ha distrutto fra l’altro proprio Amatrice, cittadina in provincia di Rieti nota in tutto il mondo proprio per il celebre condimento per la pasta. “Vorrei organizzare una raccolta fondi con tutti i cuochi italiani, sembra poco ma se ci mettiamo tutti assieme sarà una buona cosa”, spiega Tizzanini lanciando la sua idea ai colleghi di tutta Italia.
E in prima linea fra le iniziative di solidarietà dopo il terremoto c’è proprio la FIC-Federazione Italiana Cuochi che ha mobilitato il suo Dipartimento di Solidarietà ed Emergenze come avvenne durante i sismi che colpirono negli anni scorsi l’Abruzzo e l’Emilia Romagna. Si tratta di un’organizzazione strutturata, con un atto costitutivo della quale è responsabile e presidente Roberto Rosati, affiancato da Alessandro Circiello.
La FIC ha chiesto ai propri partner prodotti e alimenti per gestire la prima fase dell’emergenza. Metro Italia Cash and Carry ha già predisposto la donazione di alimenti e materiali di consumo necessari alla produzione e somministrazione dei primi 2.000 pasti, mentre Galletto Vallespluga e Surgital hanno già dato la loro disponibilità ad inviare i propri prodotti nei prossimi giorni. E’ stato tempestivamente attrezzato il furgone logistico con le attrezzature e il furgone frigo con gli alimenti freschi che si metterà in moto appena verranno emessi i regolari permessi per operare nei luoghi colpiti dal sisma. Il lavoro dei cuochi sarà invece volontario e coordinato dai responsabili regionali. Un sistema utilissimo per finalizzare al meglio gli interventi che in passato ci sono comunque sempre stati, grazie alla generosità e al grande cuore di tutta la squadra FIC, ma che partivano da iniziative dei singoli e non avevano la stessa incisività.
In Italia hanno aderito circa 200 cuochi e sono già 18 le regioni che possono contare su un capo dipartimento, che all’occasione si interfacci con la Federazione. Questo sistema è d’aiuto, poiché in caso di calamità si avvertono direttamente le regioni interessate o quelle più vicine, affinché intervengano repentinamente.
I cuochi che si trovano nell’area colpita dalla scia sismica possono contattare la FIC al numero 3408288154, mentre i coordinatori regionali DSE possono utilizzare il numero 3496477481. Mail di riferimento: emergenze@fic.it.
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