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02 Novembre 2016
Olio di oliva Made in Italy "razionato" con le scorte di extravergine che "saranno esaurite entro i primi sei mesi del 2017", per effetto "del crollo del 38% della nuova produzione che scende ad appena 298 milioni di chili", un valore vicino ai "minimi storici di sempre. L'allarme arriva da Coldiretti secondo sui le stime produttive classificano l’Italia come secondo produttore mondiale nel 2016/17 con la Puglia che si conferma essere la principale regione di produzione nonostante il calo, mentre al secondo posto si trova la Calabria con una riduzione della produzione inferiore alla media nazionale; sul gradino più basso del podio si trova la Sicilia dove il taglio dovrebbe essere più marcato a causa delle condizioni meteorologiche primaverili che hanno causato perdite in fioritura.
Complessivamente, precisa Coldiretti, "nel Mezzogiorno si stima un calo produttivo del 39%, al nord di appena il 10%, mentre al centro del 29%, con la Toscana in linea con questa riduzione. "L'andamento produttivo nazionale - sottolinea Coldiretti - si riflette sulla produzione a livello mondiale, dove si prevede una storica carestia dei raccolti per effetto del crollo della produzione anche in Grecia con circa 240 milioni di chili (-20%) ed in Tunisia dove non si supereranno i 110 milioni di chili (-21%), mentre in Spagna, che si conferma leader mondiale, si stimano circa 1400 milioni di chili, in linea con l'anno scorso". In controtendenza la Turchia che "aumenta la produzione del 33%, per un totale di 190 milioni di chili".
Sotto accusa, evidenzia la Coldiretti, "è la mancanza di trasparenza nonostante sia obbligatorio indicarla per legge in etichetta dal primo luglio 2009, in base al Regolamento comunitario n.182 del 6 marzo 2009. Sulle bottiglie di extravergine ottenute da olive straniere in vendita nei supermercati è quasi impossibile, nella stragrande maggioranza dei casi, leggere le scritte 'miscele di oli di oliva comunitari', 'miscele di oli di oliva non comunitari' o 'miscele di oli di oliva comunitari e non comunitari' obbligatorie per legge nelle etichette dell’olio di oliva". La scritta, fa notare Coldiretti, "è riportata in caratteri molto piccoli, posti dietro la bottiglia e, in molti casi, in una posizione sull’etichetta che la rende difficilmente visibile".
Inoltre, prosegue, "spesso bottiglie con extravergine ottenuto da olive straniere sono vendute con marchi italiani e riportano con grande evidenza immagini, frasi o nomi che richiamano all’italianità fortemente ingannevoli". I consumatori, indica ancora, "dovrebbero fare la spesa con la lente di ingrandimento per poter scegliere consapevolmente" e "attenzione anche al ristorante dove secondo l’indagine online condotta dal sito www.coldiretti.it sono fuorilegge 3 contenitori di olio su 4 (76%) che usano vecchie oliere o non rispettano l’obbligo del tappo antirabbocco, entrato in vigore quasi 2 anni fa con la legge europea 2013 bis, che prevede anche sanzioni che vanno da 1 a 8mila euro e la confisca del prodotto".
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