06 Novembre 2013

Biologico, crescita in controtendenza


Biologico, crescita in controtendenza

Il settore biologico internazionale si prepara al 25° appuntamento di BIOFACH, il Salone Leader Mondiale degli Alimenti Biologici in programma dal 12 al 15 febbraio2014 aNorimberga. E intanto fa segnare dati in continua crescita. Persino anni economicamente più turbolenti, a prescindere da poche eccezioni, non sono infatti riusciti a incidere negativamente sulla domanda mondiale di prodotti green. Il fatto che l'umanità, nell'intero globo, si confronti sempre più intensamente con il tema dell'ecologia e della sostenibilità ha insomma un effetto positivo sui fatturati del commercio biologico. Tuttavia gli esperti e gli attori del ramo concordano nel sostenere che, per continuare a ottenere incrementi a lungo tempo in tutti i Paesi, è necessario l'impegno della politica e occorrono condizioni generali costanti capaci di incentivare la coltivazione biologica. Un quadro, questo che darebbe affidabilità sia agli agricoltori propensi alla conversione, sia a quelli che lavorano già secondo i principi biologici.

Scendendo più nel dettaglio, tra i Paesi che meglio hanno performato alla voce “biologico”, si distingue senza dubbiola Germania dove nel 2012 le vendite dei prodotti green hanno totalizzato un valore record pari a 7 miliardi di euro, in crescita del 6% rispetto al 2011 (fonte: Unione tedesca degli operatori economici del settore ecologico alimentare BÖLW, Berlino). Tuttavia la superficie coltivata cresce in modo meno dinamico: la quota del bio  è infatti salita soltanto dell'1,8%, facendo aumentare ulteriormente la forbice tra produzione e consumo interni. Alla fine del2012 inGermania risultavano coltivati a biologico 1,03 milioni di ettari di superficie agricola, precisamente da circa 23.000 imprese, vale a dire il 7,7%, di tutte le aziende agricole. Nello stesso anno la quota di SAU (superficie agricola utilizzata) detenuta dal biologico ha raggiunto il 6,2% (fonte: relazione annuale del Ministero federale dell'Alimentazione, Agricoltura e Protezione dei Consumatori - BMELV di Berlino), mentre nel settore biologico lavoravano 34.899 coltivatori, produttori, trasformatori, importatori e società commerciali. E altri si dichiarano propensi alla conversione, anche se in questo caso l’eventuale cambiamento si scontra con un diffuso ssenso di incertezza dovuto spesso alla mancanza di dati economici chiari nell'ambito delle sovvenzioni. Ciascun Land tedesco, per esempio, ha una aliquote di incentivo diverse e, di sovente, non è chiaro se le risorse finanziarie siano messe a disposizione soltanto per il periodo di conversione o anche oltre. Inoltre, i prezzi praticabili sul mercato non corrispondono sempre alle aspettative dei produttori che, con questi introiti, devono compensare più volte il venir meno delle sovvenzioni. L'emanazione di condizioni generali politiche fisse e ben definite per l'agricoltura biologica è quindi una delle richieste centrali di associazioni di settore come il BÖLW, l'ente promotore nazionale del BIOFACH.

La Francia, vicino diretto della Germania, si accinge a dar prosieguo alla rapidissima crescita bio degli ultimi anni, perlopiù a due cifre, e gode in questo percorso del sostegno dello Stato. Lo ha confermato il ministro francese dell'agricoltura, Stéphane Le Foll, nel giugno del 2013 all'inizio delle settimane promozionali del biologico. Il ministro ha approfittato della manifestazione inaugurale per presentare al pubblico il suo ambizioso programma per il futuro, “Ambition Bio2017”, volto a sostenere lo sviluppo del settore. I dati del resto sono già molti incoraggianti: tra il 2007 e il2012 inFrancia la superficie coltivata ecologicamente è quasi raddoppiata, passando da557.000 aoltre 1 milione di ettari. Nella regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra si coltiva a biologico già il 13% delle aree esistenti ed entro la fine del 2017 si intende raddoppiare ancora una voltala SAU(superficie agricola utilizzata) biologica, come già avvenuto negli scorsi cinque anni, nonché aumentare ulteriormente il consumo interno di prodotti bio. Ma non è tutto. Stando ai dati dell'Agence Bio di Montreuil-Sous-Bois, tra il 2007 e il 2012 il numero di aziende agricole biologiche è più che raddoppiato, da12.000 a24.500, e anche quello delle imprese di trasformazione e delle società commerciali registra un andamento molto positivo, essendo aumentato da6.400 a12.300. Il fatturato bio realizzato dal commercio ha visto un incremento da2 a4,1 miliardi di euro. E la gastronomia francese da anni aumenta l'impiego di prodotti biologici nel comparto dell'alimentazione fuori casa, registrando così un plus del 7% pari a 169 milioni di euro.

Ma neppure l’Italia sfigura in questo campo. Dopo vari anni di stagnazione nella superficie coltivata a biologico, bloccata a circa 1,1 milioni di ettari, nel 2012 nel nostro Paese si infatti è registrato un incremento del 6,4% arrivando ora a 1.167.362 di ettari. Il numero complessivo degli attori del biologico presenti sul mercato ha sfiorato 50.000 coltivatori e aziende, il che corrisponde a un aumento del 3% rispetto al 2011. Con altrettanta continuità sono aumentati anche i fatturati nel settore: secondo i dati emersi dalle ricerche di mercato effettuate su un panel Ismea/GfK-Eurisko, nei soli primi quattro mesi del 2013 nelle catene di supermercati le vendite di prodotti biologici lavorati sono cresciute dell'8,8%. Come sempre, in Italia esiste però una profondo divario tra nord e sud, dal momento che tre prodotti bio su quattro (73%) sono stati acquistati nelle regioni settentrionali. Stando ai dati della federazione internazionale delle associazioni agricole biologiche che patrocina il BIOFACH, l'International Federation of Organic Agriculture Movements (IFOAM) di Bonn, e dell'istituto di ricerche per l'agricoltura biologica “Forschungsinstitut für biologischen Landbau” (FiBL) di Frick (CH), i fatturati realizzati dal mercato interno italiano, comprensivi delle esportazioni bio, ammontano a circa 3 miliardi di euro.

I prodotti biologici non godono comunque di largo favore soltanto in Europa. Come risulta dai dati rilevati dall'associazione di settore statunitense Organic Trade Association (OTA) di Washington, negli Usa lo scorso anno il fatturato bio è riuscito a ottenere una crescita di poco superiore al 10%. Secondo l'Organic Industry Survey, edito dall'OTA, il fatturato ha raggiunto i 31,5 miliardi di US$ (23,8 miliardi di euro). Di questi, il 92% deve essere ascritto al comparto alimentare, mentre il restante 8% deve essere imputato al non food (cosmesi naturale, prodotti tessili e integratori alimentari inclusi). Con un fatturato realizzato per il 40% nel commercio convenzionale e per il 41% nei negozi biologici, gli Usa dispongono di una distribuzione specializzata estremamente forte.

TAG: ECONOMIA,BIOLOGICO,GREEN

Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:

Seguici su Facebook Seguici su Instagram

Oppure rimani sempre aggiornato sul mondo del fuori casa iscrivendoti alla nostra newsletter!

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE

21/11/2024

Una piattaforma che permette ai ristoratori di scegliere tra una gamma di imballaggi sostenibili, sia compostabili che realizzati in carta, cartone o plastica riciclata. È Deliveroo Packaging, ora...

21/11/2024

Nel cuore di San Frediano, una delle zone più vibranti di Firenze, il Gunè Next Door si rinnova. A guidare il cocktail bar arriva Matilde Martelli, ventottenne fiorentina doc, che dal 9 ottobre ha...

20/11/2024

Si è parlato di educazione alimentare nel corso dell’assemblea annuale di Fipe-Confcommercio a Roma. Sul tema la federazione, dopo il contributo delle istituzioni nell’ambito della formazione...

20/11/2024

L’essenza bio diventa l’anima di Belvedere. A giugno di quest’anno, la vodka di casa Moët Hennessy, dopo tre anni di studi e ricerche, ha ottenuto la certificazione biologica europea,...

A cura di Matteo Cioffi

 



Ottimizza la tua acqua e proteggi in modo ottimale le tue attrezzature per far crescere il tuo business in modo sostenibile. Dall'acqua dolce a quella dura, da quella calcarea a quella...


Una soluzione di filtrazione ad alte prestazioni in grado di soddisfare le esigenze principali nelle cucine professionali quando si parla di vapore e lavaggio. Si chiama BRITA...


Intelligente e interconnesso, capace di assicurare non solo una protezione ottimale delle macchine da caffè, ma anche una qualità costante in tazza e un servizio più efficiente. Sono i 'plus'...


Iscriviti alla newsletter!

I PIÙ LETTI

È andata all'amaro Amara la medaglia d'oro della Spirits Selection del Concours Mondial de Bruxelles: il riconoscimento, ottenuto a due anni di distanza da quello al World Liqueur Awards, è frutto...


I VIDEO CORSI







I LUNEDÌ DI MIXER

Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, co-founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante...


Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, co-founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante...


Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, co-founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante Osteria San...


Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, co-founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante Osteria San...


Si sente spesso dire che tra gli ingredienti fondamentali per il successo di un pubblico esercizio ce n’è uno non certo facile da reperire: l’esperienza. Se è così, allora Tripstillery va sul...



Quine srl

Direzione, amministrazione, redazione, pubblicità

Tel. +39 02 864105 | Fax +39 02 72016740 | P.I.: 13002100157

©2024 - Tutti i diritti riservati - Responsabile della protezione dati: dpo@lswr.it
Privacy Policy

Top