pubblici esercizi
04 Ottobre 2017Si è aperto ufficialmente l’Anno Accademico 2017/18 di ALMA - La Scuola Internazionale di Cucina Italiana. Nella cornice dell’Auditorium Paganini di Parma il management della Scuola, insieme con il corpo docente, ha dato il benvenuto a 700 ospiti, di cui oltre 400 studenti tra aspiranti cuochi, pasticceri, bakery chef, sommelier, maître e manager della ristorazione e una platea composta da autorità, operatori di settore e giornalisti. Da Scuola di Cucina a Scuola dell’Ospitalità Italiana, centro di riferimento per la formazione nei settori della sala, dell’accoglienza e della gestione d’impresa. A dettare questa trasformazione è il mercato del lavoro: secondo un rapporto Istat pubblicato a fine agosto 2017, dal 2008 a oggi, i lavoratori nel campo della ristorazione e dell’hotellerie sono aumentati del 20,3%. Sul palco dell’Auditorium Paganini, dopo i saluti istituzionali, sono intervenuti il presidente Enzo Malanca, il direttore generale Andrea Sinigaglia, il direttore didattico Matteo Berti e i membri del Comitato Scientifico.
L’apertura dell’Anno Accademico è l’attesa occasione per annunciare le principali novità. La più significativa è rappresentata dalla costituzione del Comitato Scientifico composto da: il Maestro Gualtiero Marchesi, lo chef Paolo Lopriore del Ristorante "Il Portico", Mariella Organi, responsabile di sala del Ristorante "Madonnina del Pescatore", il pastry chef e World Chocolate Master Davide Comaschi, il Maestro panificatore Ezio Marinato, il giornalista e critico enogastronomico Andrea Grignaffini. A illustrare il senso di questa pluralità di voci è il presidente di ALMA Enzo Malanca: «Il Comitato Scientifico, oltre che dalla direzione di ALMA, sarà composto da professionisti di indubbio valore che specializzati nei vari settori in cui ALMA è impegnata, vale a dire cucina, pasticceria, panificazione e ospitalità, porteranno il proprio pensiero, le esperienze e la loro sensibilità di professionisti che vivono la realtà quotidiana». Componente illustre sarà il Maestro Gualtiero Marchesi che nella lettera scritta per la cerimonia comunica: «Per me è arrivato il momento di dedicarmi a qualcosa che mi sta molto a cuore. Un progetto che coltivo da tempo e che sta per nascere. Sentivo il bisogno di dar vita, sul modello della Casa di riposo dei musicisti, anche a una Casa di riposo dei cuochi. Sono molte le analogie tra i due mestieri, la ricetta è in fondo uno spartito. Per i successi fin qui ottenuti e per i nuovi obiettivi che si è data, ALMA oggi ha più bisogno di un Comitato Scientifico, di una guida collegiale, esperta nei singoli settori. Siamo a una svolta, viviamo uno di quei momenti di crescita che mettono addosso una gran voglia di fare e provocano una giusta dose di adrenalina”.
[caption id="attachment_132239" align="alignleft" width="200"] (foto Carra)[/caption]
Altra novità è la conferma del progetto Next Generation Chef che diventerà un asset strategico. «Inutile dire che per ALMA la cucina e l’enogastronomia in generale sono cultura, storia e sono parte inscindibile di tutto ciò che fa italianità. Non basta più quindi che ai nostri allievi si insegnino la tecnica, il comportamento e lo stile della professione che andranno a esercitare ma riteniamo sempre più fondamentale sviluppare un pensiero critico fatto di consapevolezza e responsabilità che non può esserci se non attraverso lo sviluppo di un confronto culturale interno ed esterno alla Scuola - afferma il presidente Malanca -. Vogliamo farci portatori di una visione e stimolare i più giovani, professionisti del futuro, ad adottare pratiche virtuose. Per vincere questa sfida abbiamo bisogno della collaborazione di tutti: mi riferisco non soltanto ai grandi chef ma anche a personalità illustri nel campo della cultura, del pensiero filosofico e delle arti».
Importante sarà anche il confronto con le Scuole di Cucina che costituiscono il network internazionale di ALMA. L’internazionalizzazione è un terzo pilastro per l’Anno Accademico che si apre: l’obiettivo è quello di ampliare la rete di collaborazioni, che coinvolge oggi una ventina di Paesi nel mondo, e di dare continuità all’attività di promozione del Made in Italy e della cultura gastronomica italiana. Un momento particolarmente significativo sarà la Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, dal 20 e al 27 novembre, che vedrà ALMA supportare i ministeri degli Esteri, delle Politiche Agricole, dell’Istruzione, Università e Ricerca e dello Sviluppo Economico: in concreto, alcuni docenti di ALMA saranno protagonisti di workshop e showcooking in vari Paesi. Fondamentale è la partnership avviata con l’Istituto Marangoni di Milano, realtà che porta nel mondo cultura e saper fare della moda Made in Italy.
E ancora una novità riguarda il job placement: ALMALink, il portale creato da ALMA nel 2013 per favorire l’inserimento nel mondo del lavoro dei propri diplomati si potenzia ed evolve grazie alla adesione ad hosco. Con oltre 134.000 talenti iscritti, 2.400 potenziali datori di lavoro e 32.900 offerte di lavoro attive, hosco, che ha rapporti di partnership con 176 realtà formative in tutto il mondo, rappresenta la piattaforma leader a livello internazionale per il networking e il recruitment nel settore dell’ospitalità e della ristorazione. Come spiega il direttore generale di ALMA Andrea Sinigaglia, «il nostro impegno è quello di formare i futuri professionisti dell'ospitalità, supportandoli nel trovare una collocazione nel mondo del lavoro coerente con il livello di preparazione acquisito con le aspirazioni personali. Abbiamo conseguito risultati straordinari: basti pensare che l’89,9% di tutti i diplomati ALMA dal 2004 a oggi ha un lavoro (il 30,1% è occupato all’estero) e che attraverso ALMALink abbiamo gestito 31.400 offerte di lavoro per conto di 2.550 aziende. L’alleanza con hosco, che si aggiunge a quella con Randstad, va considerata un ulteriore sforzo per garantire ai nostri studenti e alumni le migliori opportunità di carriera».
Rivolgendosi direttamente agli allievi in sala, le parole del direttore didattico Matteo Berti chiudono gli interventi e aprono ufficialmente l’anno accademico: «Tutto ciò che facciamo in ALMA è per l’allievo. L’allievo è al centro. La didattica, l’innovazione, il continuo mettersi in gioco. Accettate la sfida di ALMA e vi assicuro che entrerete da professionisti nel complesso e affascinante mondo della ristorazione».
La serata si è conclusa con un assaggio di amatriciana. Il momento è stato affiancato dalla promozione del volume “Amatricianae, Grandi Chef Italiani Insieme per Amatrice”, progetto sviluppato da ALMA ed edito da Plan, il cui ricavato verrà devoluto in beneficenza al fine di ricostruire una taverna, non a caso luogo di aggregazione, nel comune di Configno.
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A cura di Matteo Cioffi
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