20 Febbraio 2019
Sono 18,9 milioni gli italiani che nell’ultimo anno con regolarità (3,8 milioni) e occasionalmente (15,1 milioni) hanno consumato a casa cibo ordinato tramite una piattaforma web da ristoranti e pizzerie. E’ quanto emerge da una analisi Coldiretti/Censis sul food delivery che si classifica come il settore più dinamico della ristorazione. In altre parole, nel 2018 - sottolinea Coldiretti - più di un italiano su tre ha ordinato dal telefono o dal pc pizza, piatti etnici o veri e propri cibi gourmet, con sempre più ristoranti di qualità entrati nel giro delle piattaforme come Just Eat, Foodora, Deliveroo, Bacchette Forchette o Uber Eats, solo per citare le più note, accanto alle quali si sono sviluppate numerose realtà locali.
In cima alla lista delle motivazioni di ricorso al cibo a domicilio - rileva lo studio Coldiretti/Censis - c’è il fatto di essere stanchi e non avere voglia di cucinare (57,3%), ma c’è anche un 34,1% che indica di farvi ricorso in caso di cene con amici e parenti per stupire i commensali con piatti di qualità. La possibilità di farsi arrivare le pietanze pronte a casa facilita in questo modo l’organizzazione di momenti di convivialità anche quando non si avrebbe il tempo per mettersi ai fornelli.
Non manca chi punta sul cibo per allietare le serate in casa (32,6%), chi non ha tempo di prepararsi da solo i pasti (26,5%) e chi non vuole rinunciare alla buona cucina senza dover uscire (24,7%) oltre a quelli desiderosi di provare piatti nuovi e originali (18%) e quelli che non sanno cucinare (6,9%).
A facilitare il ricorso al food delivery c’è il fatto che i tempi di consegna - precisa Coldiretti - sono in alcuni casi prefissati e non superano i sessanta minuti, ma è anche possibile stabilire una fascia oraria precisa, mentre per quanto riguarda il pagamento è diffuso quello online e non sempre è possibile quello in contanti. Il trasporto avviene principalmente in bicicletta, ma anche con motorini per ovviare ai vincoli delle zone centrali a traffico limitato delle grandi città.
Il boom del cibo a domicilio nelle case degli italiani ha portato però - nota Coldiretti - un’accesa competizione sui costi tra le diverse piattaforme con offerte gratuite di trasporto, promozioni e ribassi, che rischia a volte di ripercuotersi sull’intera filiera, dal personale ai conti dei ristoratori fino ai loro fornitori dei prodotti agricoli e alimentari. Non a caso quattro italiani su dieci (38,1%) che ordinano il cibo sulle piattaforme web ritengono prioritario migliorare il rispetto dei diritti del lavoro dei rider, i fattorini che portano i piatti nelle abitazioni, secondo lo studio Coldiretti/Censis.
Ma oltre alle condizioni dei lavoratori, sono diversi gli aspetti del food delivery che andrebbero cambiati a giudizio di chi fa ricorso a questo tipo di piattaforme. Il 28% di chi riceve il cibo a casa - conclude Coldiretti - richiama l’esigenza di una maggiore sicurezza dei prodotti durante il loro trasporto garantendo adeguati standard igienici, evitando ogni contaminazione e preservando la qualità del cibo, ma c’è anche un 25,3% che chiede alle piattaforme web di promuovere la qualità dei prodotti e degli ingredienti che propongono nei loro menu, e un altro 17,7% vorrebbe migliorare l’utilizzo di prodotti tipici e di fornitori locali.
Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
Oppure rimani sempre aggiornato sul mondo del fuori casa iscrivendoti alla nostra newsletter!
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE
21/11/2024
Una piattaforma che permette ai ristoratori di scegliere tra una gamma di imballaggi sostenibili, sia compostabili che realizzati in carta, cartone o plastica riciclata. È Deliveroo Packaging, ora...
21/11/2024
Nel cuore di San Frediano, una delle zone più vibranti di Firenze, il Gunè Next Door si rinnova. A guidare il cocktail bar arriva Matilde Martelli, ventottenne fiorentina doc, che dal 9 ottobre ha...
20/11/2024
Si è parlato di educazione alimentare nel corso dell’assemblea annuale di Fipe-Confcommercio a Roma. Sul tema la federazione, dopo il contributo delle istituzioni nell’ambito della formazione...
20/11/2024
L’essenza bio diventa l’anima di Belvedere. A giugno di quest’anno, la vodka di casa Moët Hennessy, dopo tre anni di studi e ricerche, ha ottenuto la certificazione biologica europea,...
A cura di Matteo Cioffi
I NOSTRI PORTALI
Quine srl
Direzione, amministrazione, redazione, pubblicità
Tel. +39 02 864105 | Fax +39 02 72016740 | P.I.: 13002100157
©2024 - Tutti i diritti riservati - Responsabile della protezione dati: dpo@lswr.it
Privacy Policy