02 Settembre 2019
Gruppo Acqua Minerale San Benedetto S.p.A ha ridotto negli ultimi cinque anni le emissioni di gas effetto serra del 18,7% sulla linea Ecogreen; un risultato pari alla Co2 assorbita in un anno da 140.767 piante, all’emissione generata dal consumo di 65.146 lampadine a Led da 11,5 W sempre accese 24h su 24 per un anno, oppure all’emissione generata da un camion di taglia 40t che percorre una distanza pari a 1.227.616 km trasportando una tonnellata di prodotto.
Dati molto importanti per il Gruppo leader del beverage analcolico in Italia e che ha fatto della sostenibilità il perno del suo sviluppo presente e futuro. San Benedetto è stata la prima azienda del settore a realizzare un accordo volontario con il ministero dell’Ambiente per misurare la propria Carbon Footprint e progressivamente abbattere le emissioni di Co2. Esempio tangibile di questo impegno è la linea di Acqua Minerale Ecogreen, la prima linea di prodotti in Italia a ricevere dal ministero dell’Ambiente il logo del programma per la valutazione dell’impatto ambientale.
Ecogreen è la linea di prodotti con il 100% di emissioni di Co2 eq compensate - attraverso l’acquisto di crediti per finanziare progetti di riduzione dei gas effetto serra - e realizzata con plastica riciclata (Rpet) fino al 50%, il massimo consentito dalla normativa vigente in Italia.
San Benedetto ha registrato inoltre, dal 2013 al 2018, una riduzione del peso delle bottiglie della linea Ecogreen da 0,5L, 1L, 1,5L e 2L rispettivamente del -5%, -18%, -18% e -10%.
“La nostra azienda ha la sostenibilità nel proprio Dna: siamo stati tra i primi in Italia, nel 1981, ad introdurre le bottiglie in Pet, plastica riciclabile al 100%, e i primi a siglare un accordo volontario con le istituzioni per dar vita ad un processo scientifico utile a misurare il nostro impatto ambientale e mettere in atto tutte le azioni possibili per poter raggiungere l’obiettivo dell’abbattimento delle emissioni fino alla loro completa neutralizzazione”, dice Enrico Zoppas, Presidente del Gruppo San Benedetto. “Per farlo, è fondamentale una forte diffusione della cultura del riciclo del Pet, senza dimenticare la consistente riduzione dei trasporti. Siamo convinti che insieme alle istituzioni e ai cittadini possiamo dar vita ad un virtuoso processo di economia circolare”.
San Benedetto, inoltre, grazie al progetto Network è sempre più vicina ai propri consumatori. Con i cinque siti produttivi in Italia – Scorzè, Donato, Popoli, Atella e Viggianello – si sono valorizzate le acque locali presenti nel territorio, avvicinando la produzione ai luoghi di consumo e riducendo l’incidenza dei trasporti. In questo modo sono state evitate nel 2018 l’emissione di 19.618 t di CO2 eq, vale a dire 24.537 Km in meno percorsi “su gomma”, l’equivalente di circa 13 volte l’Italia intera da Nord a Sud e viceversa.
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A cura di Matteo Cioffi
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