18 Dicembre 2019
Anche quest’anno champagne, spumanti, condimenti e conserve tipici della tradizione, ci faranno passare un allegro Natale, tutto da gustare in compagnia di amici e parenti. Sarà sicuramente l’occasione ideale anche per adottare comportamenti più “consapevoli” sia nei confronti degli sprechi alimentari che per rendere i nostri consumi più sostenibili.
I numeri, in questo caso, sono molto importanti. Secondo le prime stime infatti il 25 dicembre gli italiani stapperanno almeno 100 milioni di bottiglie, di spumante (solo queste saranno 78 milioni, secondo Federvini) e champagne, senza contare vini da tavola e amari. Un vero e proprio mare di imballaggi in vetro che, se correttamente raccolti e riciclati, è in grado di determinare benefici tangibili per l'ambiente.
Una corretta raccolta differenziata di questi materiali, infatti, consentirà di innescare un processo virtuoso che darà vita a nuove bottiglie e vasetti in vetro, del tutto identici a quelli di partenza, garantendo risparmi di materia per almeno 70 mila tonnellate, di energia per oltre 60 milioni di barili di petrolio e con una riduzione delle emissioni, in atmosfera, di oltre 50 mila tonnellate di Co2. Praticamente l'equivalente di quanta anidride carbonica emetterebbero circa 35 mila utilitarie, circolanti per un anno. Il miglior regalo, insomma, che si possa fare all'ambiente.
CoReVe (Consorzio Recupero Vetro) si augura quindi che, con lo stesso entusiasmo con cui gli italiani brinderanno con i propri cari, si segua anche qualche semplice regola per una corretta raccolta differenziata degli imballaggi utilizzati, per questo ha stilato una lista di consigli per fare una raccolta differenziata dei rifiuti d’imballaggio in vetro di buona qualità che garantisca di riciclare di più e meglio.
“Le feste – sottolinea il presidente di CoReVe, Gianni Scotti – sono una straordinaria occasione per stare insieme e discutere di attualità. Un tema che non mancherà di certo sarà quello della sostenibilità ambientale. È bene sapere che ciascuno di noi, nel suo piccolo, può fare la propria parte. Ad esempio separando e conferendo alla perfezione, nei contenitori dedicati al vetro, le bottiglie stappate a tavola o le conserve di sughi e marmellate. Un gesto semplice che fa un'enorme differenza. L'Italia è infatti tra i primissimi paesi europei e al mondo in tema di raccolta differenziata e riciclo del vetro. Ormai siamo prossimi a un tasso di effettivo riciclo dell'80% circa. Un modello esemplare di economia circolare che permette, attraverso il riciclo, di minimizzare l’impatto ambientale anche delle ns. abitudini più care. Purtroppo però il 13% del rottame di vetro che raccogliamo viene scartato negli impianti e siamo costretti a gettarlo in discarica, perché contaminato da materiali inquinanti come ceramica, vetroceramica (pyrex) e cristallo. Abbassare questa percentuale raggiungendo il livello medio europeo che è del 3-4% circa, significherebbe affamare queste discariche e dare nuova linfa alla filiera del riciclo del vetro, materiale unico, riciclabile al 100%, che può tornare a nuova vita all'infinito”.
Le campane del vetro “suoneranno a festa”, dunque, solo se saranno ben utilizzate. Ecco cosa va correttamente conferito nel vetro:
• tutte le bottiglie, da quelle del vino con cui si accompagna il cenone, a quelle con le “bollicine” di champagne e spumante, con cui brindiamo al nuovo anno degustando torrone, pandoro o panettone;
• i vasetti e i barattoli di vetro di conserve, marmellate, composte, sughi, salse, mostarde e altre ghiottonerie sott’olio o sott’aceto tipiche della nostra tradizione.
Ricordiamo anche cosa non va gettato insieme al vetro, per evitare di ridurre i potenziali benefici del riciclo:
• le palline di Natale e le decorazioni in vetro soffiato con cui si adornano alberi e case;
• le lampadine e le luci con cui si illuminano gli alberi di Natale e gran parte di balconi e palazzi;
• i calici e i bicchieri di cristallo dei cosiddetti “servizi buoni” delle nonne, spesso riesumati per l’occasione, ma sovente vittime dei brindisi delle feste (veri e propri nemici giurati del riciclo del vetro);
• piatti, tazzine, ciotole, pirofile, statuette del Presepe e tutti gli oggetti di porcellana e ceramica;
• gli articoli in vetroceramica tipo pyrex, che si usano per riscaldare le specialità della tradizione, come lasagne o arrosti.
Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
Oppure rimani sempre aggiornato sul mondo del fuori casa iscrivendoti alla nostra newsletter!
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE
21/11/2024
Una piattaforma che permette ai ristoratori di scegliere tra una gamma di imballaggi sostenibili, sia compostabili che realizzati in carta, cartone o plastica riciclata. È Deliveroo Packaging, ora...
21/11/2024
Nel cuore di San Frediano, una delle zone più vibranti di Firenze, il Gunè Next Door si rinnova. A guidare il cocktail bar arriva Matilde Martelli, ventottenne fiorentina doc, che dal 9 ottobre ha...
20/11/2024
Si è parlato di educazione alimentare nel corso dell’assemblea annuale di Fipe-Confcommercio a Roma. Sul tema la federazione, dopo il contributo delle istituzioni nell’ambito della formazione...
20/11/2024
L’essenza bio diventa l’anima di Belvedere. A giugno di quest’anno, la vodka di casa Moët Hennessy, dopo tre anni di studi e ricerche, ha ottenuto la certificazione biologica europea,...
A cura di Matteo Cioffi
I NOSTRI PORTALI
Quine srl
Direzione, amministrazione, redazione, pubblicità
Tel. +39 02 864105 | Fax +39 02 72016740 | P.I.: 13002100157
©2024 - Tutti i diritti riservati - Responsabile della protezione dati: dpo@lswr.it
Privacy Policy