01 Ottobre 2014
Si chiama Camillo Benso e si trova a due passi dal Duomo di Milano. La sua cucina è quella di Fresco e Cimmino che, per chi non li conoscesse, sono Antonio Fantini e Massimo Sanità, i due soci napoletani della ristorazione, con esperienza decennale nella gestione di importanti locali, tra cui il napoletano Gran Caffè Cimmino, che si lanciano in questo raffinato progetto, nella centralissima Piazza Cavour.
Apre così i battenti uno spazio che rende omaggio all'eleganza raffinata dei ristoranti senza tempo, nella storica cornice milanese di Palazzo dell'Informazione, un edificio austero e monumentale progettato da Giovanni Muzio e decorato da Mario Sironi, nei primi anni '40 del Novecento. Un progetto architettonico e strutturale che, spiega Massimo Sanità «nasce per rendere omaggio alla struttura del fabbricato e cerca di lasciarne inalterato lo stile, a partire dal nome del locale, trovato quasi per caso, nel senso che non avevamo alcuna idea di quale insegna utilizzare. Poi essendo ubicati in Piazza Cavour...»
Pochi elementi e dettagli mai lasciati al caso. Gli interni sono curati da Costa Group, in collaborazione con la scenografa Silvia Tramparulo, e assecondano lo stile monumentale dell'ambiente, sdrammatizzandone il rigore. Il risultato è una location elegante e dal sapore retrò, che gioca con le importanti altezze della sala e con le grandi vetrate che inondano lo spazio di luce, riflettendo un'ambientazione altamente scenografica.
Ad attenuare la solennità razionalista dello spazio, pochi mirati interventi di colore, con il velluto sgargiante dei lunghi divani e le boiserie con intarsi in ottone. Per il resto, elegante marmo a pavimento e originali vetrate d'epoca, quattro colonne di marmo che accompagnano l'andamento monumentale della sala, due oblò che incorniciano la vista sulla cucina, e la scenografica scala di marmo che accompagna l'andirivieni degli operatori, tra sala e cucina.
Nella zona bar, il banco retrò nero con bordatura ottone si allinea allo stile architettonico circostante, con un piglio decisamente internazionale, per un aperitivo esclusivo. Infine, al piano inferiore, è stato ricavato un caveau per eventi e cene private, che sposa la ricercata eleganza del luogo. Una raffinata sobrietà di stile e, perchè no, un tentativo di rendere omaggio a un'architettura di valore, forse per troppo tempo dimenticata.
Il ristorante propone i classici della cucina partenopea, elegantemente rivisitati e presentati, per «trasmettere sensazioni diverse - sottolinea Sanità - offrendo nel contempo un contesto piacevole, un menù semplice e genuino, e soprattutto un prezzo giusto e contenuto».
Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
Oppure rimani sempre aggiornato sul mondo del fuori casa iscrivendoti alla nostra newsletter!
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE
22/11/2024
Anche questa volta non mi ha deluso. Anzi, riesce a stupirmi e non poco, per la seconda volta. Sto parlando del “Torbageddon” l’evento giunto alla seconda edizione dedicato al whisky torbato,...
A cura di Sapo Matteucci
22/11/2024
Un progetto, firmato da Campari Academy, che promette di mostrare l'universo del bar da una nuova prospettiva. L'edizione inaugurale di Barmaster Hub, tenutasi lo scorso 18 novembre presso...
22/11/2024
https://mercatodeivini.it/Al via il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti FIVI, che si terrà a BolognaFiere dal 23 al 25 novembre. Giunto alla 13a edizione, l'evento riunirà più di 1.000...
21/11/2024
Una piattaforma che permette ai ristoratori di scegliere tra una gamma di imballaggi sostenibili, sia compostabili che realizzati in carta, cartone o plastica riciclata. È Deliveroo Packaging, ora...
I NOSTRI PORTALI
Quine srl
Direzione, amministrazione, redazione, pubblicità
Tel. +39 02 864105 | Fax +39 02 72016740 | P.I.: 13002100157
©2024 - Tutti i diritti riservati - Responsabile della protezione dati: dpo@lswr.it
Privacy Policy