05 Aprile 2016

Pericolo olio di palma: solo allarmismo o c’è una base scientifica? È giusto bandirlo dalla dieta, come chiedono a gran voce i detrattori, o ci si dovrà, piuttosto, limitare a gestirne con consapevolezza le quantità assunte quotidianamente? Specialmente dal momento che eliminarlo del tutto risulta veramente arduo, visto che esso è abbondantemente usato nell’industria alimentare. Succede, quindi, che il consumatore confuso non sappia cosa fare e - soprattutto - cosa mangiare.
GRASSI SATURI: IL PROBLEMA Fermiamoci, allora, un attimo ad analizzare il problema. L’ olio di palma contiene una serie di acidi grassi tra cui “l’acido palmitico” che rappresenta circa il 41-48% del totale della sua composizione chimica. Tale acido saturo (definito così per i suoi legami chimici), se assunto in dosi eccessive (ma a tal proposito non ci sono sufficienti studi su dose massima giornaliera), causa l’aumento del colesterolo LDL (definito cattivo) con conseguente formazione di placche nelle arterie e maggior incidenza di ictus o infarti. Ma dunque dovremmo chiamare in causa molti altri grassi che possono provocare gli stessi effetti dannosi per la salute dell’uomo. Per esempio lo stesso acido palmitico è contenuto anche nei grassi animali come lo strutto e la sugna a cui bisogna aggiungere anche “l’acido stearico” (simile a quello palmitico)presente anche nel burro. Tutti gli acidi grassi chiamati “saturi” sono nocivi e quindi perché parlare solo dell’olio di palma?
CAROTENOIDI E VITAMINE: IL PREGIO Una ricerca del 2001 pubblicata sulla rivista “L’integrazione nutrizionale” parla di come le frazioni dell’ olio di palma siano ricchi di “tocoferoli” e “tocotrienoli” comunemente indicati come vitamina E e di carotenoidi, squalene, fitosteroli e coenzima Q10. Tali componenti sono famosi per i benefici tanto da essere usati sia in medicina che in cosmesi. Questo dimostra che un olio come quello di palma e come diversi altri oli di origine vegetale ottenuti per estrazione da semi possano contenere tanto sostanze potenzialmente nocive quanto sostanze certamente salutari. Sarebbe opportuno, piuttosto, concentrarsi maggiormente sui grassi idrogenati (processo chimico di saturazione di acidi grassi) da cui si ottengono prodotti come la margarina di origine vegetale la cui composizione non contempla nessuno delle vitamine o degli antiossidanti. E sarebbe opportuno concentrarsi soprattutto su una corretta e onestà campagna di educazione nutrizionale che miri ad educare il consumatore alla varietà della dieta mediterranea e non a terrorizzarlo.
Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
Oppure rimani sempre aggiornato sul mondo del fuori casa iscrivendoti alla nostra newsletter!
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE
11/12/2025
illycaffè punta sul green e arricchisce la sua offerta con le nuove capsule compatibili Arabica Selection Brasile Cerrado Mineiro, il primo caffè proveniente da agricoltura rigenerativa e...
11/12/2025
E' Mattia Tipaldi il nuovo Chief Commercial Officer del Gruppo Sammontana Italia. Attualmente in carica come Chief Commercial Officer Estero per Sammontana Italia e, prima ancora, presso il...
11/12/2025
GrosMarket investe sull'ammodernamento dei propri punti vendita per rispondere alle esigenze dei professionisti Horeca e investe in Lombardia con riqualificazione completa del punto vendita di...
11/12/2025
Torna a Milano, dall’11 al 14 maggio 2026, la quinta edizione di Mixology Experience. Nato da un progetto di Bartender.it, dopo il successo dell'edizione 2025, la manifestazione si svolgerà...
I NOSTRI PORTALI
Quine srl
Direzione, amministrazione, redazione, pubblicità
Tel. +39 02 864105 | Fax +39 02 72016740 | P.I.: 13002100157
©2025 - Tutti i diritti riservati - Responsabile della protezione dati: dpo@lswr.it
Privacy Policy