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09 Dicembre 2016Il lusso per Arrigo Cipriani è “Semplicità complessa, semplicità con ricchezza di particolari. Un oggetto, un locale, sono di lusso se hanno un’anima. Il lusso è la somma di pensiero, fatica, passione e tutte le componenti umane che entrano in gioco nel realizzare qualcosa. Lusso è star bene senza imposizioni, perché la libertà è uno dei valori fondamentali della vita. E senza libertà non c’è lusso. Per cui il lusso è il vero contenuto delle cose, ed è un contenuto spirituale”.
“Lui lo chiama anima, io lo chiamo spirito, ma parliamo della stessa cosa”. Scherza, ma non troppo Roberto Castagner - ideatore del Premio Fuoriclasse - che in tutto ciò che fa, mette impegno e passione, con risultati da vero fuoriclasse. Tanto che anche quest’anno le sue grappe sono state premiate con il massimo dei voti e vanno controtendenza conquistando quote crescenti di mercato sia in Italia che all’estero in un settore che sta soffrendo nel fuoricasa e nella grande distribuzione.
Si dice che Cipriani abbia rivalutato la grappa dopo aver incontrato quella di Castagner al quale offre il suo suggerimento: giocare sulla temperatura di servizio per farne un distillato capace di affermarsi oltre confine: oggi si va sempre più verso il freddo. Per Cipriani la grappa a fine cena è come il liquer d’expedition: prolunga il piacere di stare insieme.
Istituito nel 2006 da Roberto Castagner, imprenditore veneto della grappa, il Premio Fuoriclasse attribuisce ogni anno un riconoscimento a personaggi italiani che in qualsiasi campo dell’attività umana, grazie al loro ingegno, arricchiscono la società diventando nuovi punti di riferimento per la collettività, nei vari ambiti: arte, comunicazione, ristorazione, moda, imprenditoria, sport, ricerca scientifica. Lo hanno già ricevuto: Vittorio Feltri, Claudio Lippi, Virna Lisi, Carlo Rubbia, Alberto Bauli, Anna Fendi, Red Canzian, Bruno Vespa.
Tra i Fuoriclasse ad honorem, anche Giacomo Rallo, patron di Donnafugata, recentemente scomparso. Castagner ha voluto ricordarlo invitando tutti ad alzarsi, calice in mano con uno dei suoi vini più celebri, il “Mille e una notte” per brindare a lui e a Virna Lisi, entrambi 'ora da un altra parte’ ma sicuramente a noi vicini.
La Giuria del Premio Fuoriclasse ha scelto all’unanimità come personaggio dell’anno Arrigo Cipriani: per i tanti successi collezionati nella sua lunga e onorevole carriera di ristoratore ma anche per la sua capacità di rappresentare il meglio dell’italianità nel mondo. A Partire da Venezia, dal celebre Harry’s Bar, sul quale Arrigo (versione italianizzata di Harry) scherza: sono l'unico l'uomo al mondo ad aver preso il nome da un bar. “Perché la promozione verso l’estero –sostiene Castagner – inizia dando il massimo in Italia. È qui che gli stranieri si fanno l’idea di ciò che significa Italian style”.
Trecento persone tra autorità, giornalisti, amici imprenditori e molti ristoratori hanno presenziato al Premio Fuoriclasse 2016 celebrato il 5 dicembre nel cuore pulsante della distilleria, tra i suggestivi alambicchi di rame e le tecnologie più all’avanguardia che connotano la produzione di Castagner.
Roberto Castagner e Arrigo Cipriani, accomunati dalla capacità di andare dritti al cuore, hanno puntellato la serata di momenti toccanti, di autentica umanità, in una cerimonia senza fronzoli. Anticipata da un breve filmato sulla vita di Arrigo Cipriani girato dalla nipote Carlotta Cerquetti che lascia tutti senza fiato e dall’intervista condotta da due autorevoli penne del Corriere della Sera: Gian Antonio Stella e Marisa Fumagalli. Quindi la lettura della motivazione al premio e una originale quanto gradita contro-risposta dello stesso Cipriani con aneddoti di una vita che solo in pochi hanno la fortuna di vivere così intensa. Non a caso nel 2001 l’Harry’s Bar diventa monumento nazionale, unico esercizio pubblico in Italia ad avere questo riconoscimento dal 1900 con la motivazione: “Per essere stato il testimone del XX secolo a Venezia”.
La cena, quest’anno affidata alla professionalità dei ristoranti Gigetto, Celeste, Marcandole, Calandrine e Castelbrando-Palazzi è stata anticipata da un aperitivo con Bellini (naturalmente by Cipriani), dal Prosecco Giallo di Castagner e ricchi cocktail a base di Suite n° 7. Il menu? Naturalmente della tradizione, ben sapendo che alla nouvelle cuisine Arrigo Cipriani contesta di ‘privilegiare la forma sul contenuto’ e si onora di essere uscito dall’orbita delle guide, soprattutto le ‘francesi con lo stemma dei copertoni’; ora l’unica guida valida è il passaparola dei clienti.
La serata si è conclusa con la grappa Fuoriclasse Leon riserva 15 anni, recentemente confermata come meritevole dei 5 grappoli dalla prestigiosa guida Bibenda.
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