pubblici esercizi
04 Gennaio 2014Consumi in lieve aumento nel nuovo anno appena cominciato, dopo che gli italiani hanno archiviato il peggiore anno della storia recente, con un Pil in calo del 1,8% e la spesa delle famiglie diminuit del 2,2% (dopo il -4,2% del 2012). Il 2014 segnala una prima timida inversione di tendenza (+0,7% il Pil) grazie anche a una lievissima ripresa dei redditi delle famiglie (+0,4%) e un effetto di pari entità sui consumi. Sono i dati e le previsioni di Coop, desumibili dalla versione completa del Rapporto Coop “Consumi & Distribuzione”, redatto in collaborazione con Ref Ricerche e Nielsen.
«Senza indulgere in un ottimismo fuori luogo è lecito però sperare nella fine della lunga recessione dell'economia italiana», sostiene Albino Russo, responsabile dell’Ufficio Studi Economici di Ancc-Coop (l’associazione nazionale delle cooperative di consumatori) che cura il rapporto annuale “Consumi & Distribuzione. «Gli italiani ne sono venuti fuori rivedendo profondamente il proprio modello di consumo e lo hanno fatto con eccezionale intelligenza, grande tenacia ed enormi sacrifici».
L’asprezza e la durata della crisi (usciamo da sei anni consecutivi di riduzione del reddito procapite calato in medio del 10%) hanno infatti modificato in maniera irreversibile le scelte di consumo della famiglia italiana. E anche per il 2014, le previsioni del Rapporto Coop individuano trend in crescita per alcune merceologie e in calo per altre.
Per esempio, dovrebbero crescere Telefoni ed equipaggiamento telefonico (+10,4%) che già sono stati l’unico elemento di dinamismo del 2013, con 10,6 milioni di smartphone e tablet venduti. Dovrebbero aumentare anche le spese per servizi ricreativi e culturali (+2,5%), quelli ospedalieri (+8%), i servizi sociali (+4,4%%), i servizi alberghieri e alloggiativi (+1,6%) e i pubblici esercizi (+1,2%). Tra i prodotti, in crescita i consumi di tessuti per la casa (+2,6%), dei beni non durevoli sempre per la casa (+1,7%), degli articoli audiovisivi, fotografici e computer (+6,6%), della frutta (+0,9%), del pane e cereali (+0,6%).
Ancora in calo, anche se in misura inferiore del 2013, la carne, l’abbigliamento, i mobili e l’arredamento, le bevande alcoliche, le calzature, i mezzi di trasporto.
«Per una ripresa vera però – commenta Albino Russo - è oggi certamente necessario stimolare i redditi delle famiglie e far sì che l'azione delle imprese e dello Stato consenta di perseguire quell'innovativo equilibrio tra sobrietà e benessere che gli italiani stanno mettendo a punto autonomamente».
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