bevande
19 Luglio 2020“Le infelici dichiarazioni del Viceministro Laura Castelli, in merito allo stato di grave crisi e alle prospettive del settore dei pubblici esercizi, hanno destato stupore e sconforto. Il comparto della ristorazione è storicamente un punto di forza essenziale per l’identità e l’attrattività del nostro Paese, che oltre ai numeri - fatturato, valore aggiunto e occupati - esprime anche grandi valori sociali, culturali, storici e antropologici. È un settore fondamentale di due filiere strategiche per l’Italia - l’agroalimentare e il turismo - e 'rete distributiva della socialità' capace di favorire coesione sociale, benessere, legalità, sicurezza e decoro delle comunità. Per questi motivi non andrebbe sgarbatamente invitato a reinventarsi il modo di proporre la sua offerta, ma tutelato e aiutato a rilanciarsi, rafforzando i provvedimenti governativi di natura emergenziale, sugli indennizzi a fondo perduto, sui temi della liquidità e credito, sugli strumenti di protezione sociale, sulle locazioni commerciali o sulle moratorie fiscali, e, contemporaneamente, attivando politiche governative di visione strategica -unitaria e coordinata- per sfruttarne le inespresse potenzialità come strumento di soft-power per il Paese”.
Così il Presidente di Fipe-Confcommercio, Lino Enrico Stoppani, commenta le dichiarazioni fatte dal Viceministro dell’Economia, Laura Castelli, venerdì in un suo intervento in diretta televisiva.
“La crisi ha modificato stili di vita, modalità di lavoro e modelli di consumo, certo, ma non è invitando gli imprenditori a cercare nuovi modelli di business, guidati dalla creatività, che si aiuta e si salva un settore con oltre 300mila imprese e con più di un milione di dipendenti - conclude Stoppani –. Abbiamo più volte trasferito alla Politica i provvedimenti che sarebbero da prendere per evitare il collasso di un settore e scongiurare ingenti danni economici e sociali, ridando forza e prospettive ad un settore vitale per l’immagine e la promozione del Paese. Oltre ai citati provvedimenti emergenziali e di visione, c’è bisogno anche di tornare alle tradizionali modalità di lavoro, che non significa peraltro tornare indietro. Significa invece trovare i modi di vivere i luoghi in sicurezza, ridefinendo gli orari e la vivibilità cittadina. Essere 'smart' significa guardare avanti, dando il giusto valore al lavoro, al buon lavoro, di tutti, dal 'working' al divertimento serale. Il settore ha bisogno, cioè, di cure e attenzioni, anche per evitare la pandemia della povertà, che è tra i più pericolosi effetti collaterali del Covid-19”.
Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:
Oppure rimani sempre aggiornato sul mondo del fuori casa iscrivendoti alla nostra newsletter!
POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE
20/12/2024
Espresso Gourmet è la nuova linea di capsule in alluminio Lavazza compatibili con le macchine Nespresso Original. Dopo le miscele Qualità Oro, Qualità Rossa, Crema e Gusto, ¡Tierra! For Planet e...
20/12/2024
Natale 2024 positivo per i ristoranti italiani. Le stime del Centro Studi di Fipe-Confcommercio parlano di 5,4 milioni (il 2% in più del 2023) di persone che celebreranno le...
20/12/2024
Parlerà di sostenibilità e circolarità lo stand di Unigrà alla prossima edizione del SIGEP, manifestazione in calendario alla Fiera di Rimini dal 18 al 22 gennaio 2025. Al Padiglione A5, Stand...
20/12/2024
Ha aperto nel cuore di Varese il primo store di Alice Pizza, brand simbolo della pizza al taglio, entrato in città tramite l'affiliato Stay Hungry Srl. Il locale si trova in via Morosini 17,...
I NOSTRI PORTALI
Quine srl
Direzione, amministrazione, redazione, pubblicità
Tel. +39 02 864105 | Fax +39 02 72016740 | P.I.: 13002100157
©2024 - Tutti i diritti riservati - Responsabile della protezione dati: dpo@lswr.it
Privacy Policy