pubblici esercizi
11 Febbraio 2014“T” come Turismo: ecco uno dei settori trainanti dell’economia del nostro Paese. Un settore che oggi impiega il 5% dei lavoratori dipendenti e che è sempre più colorato di rosa; le donne rappresentano infatti il 60% e superano di gran lunga il numero lavoratori: 544.393 donne rispetto a 410.457 uomini.
Sono questi i dati principali elaborati in esclusiva da Federalberghi e Fipe, in partnership con l’EBNT (Ente Bilaterale Nazionale del Turismo).
Ma i dati interessanti non si fermano qui. Il Quarto Osservatorio sul Mercato del lavoro del Turismo in Italia, “racconta” infatti che i lavoratori dipendenti occupati in Italia nelle aziende legate al turismo sono stati 954.850 (media annua), di cui il 43% uomini e il 57% donne per un’età media di 36 anni. E non basta perché il settore si conferma punto di riferimento anche per l’occupazione giovanile con 602 mila dipendenti (il 63% del totale) under 40 anni e 342 mila under 30. in un momento in cui l’accesso al mercato da parte dei giovani risulta particolarmente difficile.
Le regioni con più occupati nel turismo
«La Lombardia – conferma Lucia Anile, Vice-Presidente Ebnt - è la regione italiana che ha impegnato più lavoratori dipendenti proprio nel turismo: sono 170.107 su un totale nazionale di 954.850 occupati».
[caption id="attachment_19440" align="alignleft" width="161"] Lucia Anile - Vice Presidente di EBNT[/caption]
La seconda regione con il più alto numero dei dipendenti nel settore turismo è risultata l’Emilia Romagna che conta 100.295 dipendenti. A seguire la regione Veneto, terza con 96.733 lavoratori, il Lazio con 94.076 lavoratori e la Toscana che ne registra 73.297. La provincia con più occupati è risultata Milano con 93.703 lavoratori dipendenti, al secondo posto si è classificata Roma con 76.398 dipendenti e al terzo Napoli con 31.706 lavoratori. A seguire Venezia e Bolzano. Tutte le città hanno registrato un aumento rispetto agli occupati degli anni precedenti.
«Segnali che fanno ben sperare per i due anni che dovrebbero segnare la ripresa economica del paese, il 2014 e il 2015, anno di Expo. E proprio su questo biennio occorre puntare sia in termini di occupazione che dal punto di vista dei risultati economici – dichiara Alfredo Zini, Presidente Ebnt -. Non c’è dubbio che, benché Expo rappresenti un’occasione per l’intero paese, a Milano e in Lombardia si concentrerà un numero rilevantissimo di turisti ai quali occorrerà dare una risposta di qualità dentro e fuori Expo. E il semestre europeo a guida italiana, coi tanti eventi organizzati a Milano, può diventare il banco di prova».
[caption id="attachment_19444" align="alignright" width="349"] Alfredo Zini - Presidente di EBNT[/caption]
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