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12 Gennaio 2023Il renting e la sostenibilità si incontrano. Da un lato disporre di un qualsiasi bene strumentale, dagli impianti industriali a quelli tecnologici agli arredi, attraverso il pagamento di un canone programmato e pianificato, dall’ altro ottenere la certificazione Carbon Cancelling, che asseconda la normativa UE per la compensazione delle emissioni di CO2, può essere inserita nel Bilancio di Sostenibilità e contribuire al miglioramento della brand image della propria società comunicando il “Renting Zero Carbon”.
È quanto propone Domorental, azienda fintech milanese attiva nel settore del noleggio operativo, in collaborazione con Upgreene, società benefit, anch’essa con sede nel capoluogo lombardo, specializzata in prodotti e servizi innovativi nell’ambito della sostenibilità aziendale.
Questa iniziativa asseconda il Green Deal europeo, che definisce il percorso per il raggiungimento degli obiettivi dell’eliminazione della CO2 entro il 2050. Si inserisce nell’ambito normativo della Direttiva UE 95/2014, la cosiddetta Non Financial Reporting Directive (NFDR), attualmente obbligatoria solo per aziende di grandissime dimensioni (oltre 500 dipendenti), ma sarà presto estesa a società quotate con meno di 500 dipendenti, Pmi quotate e società di grandi dimensioni non quotate. Il percorso Renting Zero Carbon prevede che i beni strumentali acquisiti attraverso la modalità del noleggio operativo per la prima volta siano totalmente sostenibili grazie alla compensazione di C02 garantita da questo servizio.
Domorental, dopo che l’azienda utilizzatrice dell’asset supera il credit-check, emette il contratto in 24 ore, il fornitore viene liquidato e l’azienda contraente riceve la prima fattura. Alla fine di tale iter, viene rilasciata, senza costi aggiuntivi, la certificazione Carbon Cancelling, di durata illimitata, che rappresenta la compensazione di CO2 in un determinato periodo di tempo, oppure di un prodotto o di un intero processo produttivo, tramite l’emissione di un documento ufficiale iscritto nella Blockchain dedicata o nei registri pubblici ufficiali disponibili a richiesta.
“Il nostro servizio Renting Zero Carbon – afferma Claudio Mombelli, CEO Domorental – non solo consente ai nostri partner, utilizzatori e fornitori, di compensare le emissioni indirette cosiddette Scope 3 previste dal Protocollo di gas serra (GHG), di inserire la certificazione Carbon Cancelling nel Bilancio di Sostenibilità e di essere carbon neutral, ma è coerente con la prospettiva della sustainability e digital transformation che stiamo portando avanti nelle nostre principali aree di business: Proptech, Energy Transition, Circular Economy, Agritech, Smart Cities, MedTech, Intelligence Industry, Security software anche in iCloud.
Renting Zero Carbon integra i vantaggi di cui già usufruiscono i nostri partner: per esempio, l’utilizzatore mantiene il proprio capitale circolante, dispone di un canone in conto economico e non di un debito come nel caso del leasing, c’è massima flessibilità circa durata e periodicità della locazione, alla cui conclusione il bene può essere acquistato o restituito. Tra le altre opportunità, per parte sua il fornitore, sia usufruisce di un supporto alla vendita e di uno strumento finanziario innovativo, sia riceve il pagamento immediato dell’importo della fornitura”.
“La compliance ambientale – spiega Fabio Bottari, CEO Upgreene – è strategica per il mondo delle imprese e della finanza. Le fasi della procedura messa a punto con Domorental vanno dall’assessment per la determinazione della CO2 emessa, alla proposta di Carbon Cancelling tramite pubblicazione di certificato corrispondente alla cancellazione della CO2 messa in circolazione, alla registrazione del certificato su Blockchain alla possibilità di cedere il bene Carbon Zero, con una rata di noleggio operativo che include il bene e gli accessori, alla possibilità di tokenizzazione dei certificati per utilizzarli su eventuali piattaforme di loyalty.
I punti di forza di questo progetto sono evidenti: dalla concretezza alle possibilità di business che si aprono per utenti e fornitori, dalla trasparenza e robustezza delle nuove tecnologie digitali di Distributed Ledger come la Blockchain alle possibilità di connettere e cementificare il rapporto tra azienda e cliente. Tale operazione rappresenta l’occasione per un patto trasversale fra azienda, finanza e consumatore, fondamentale per dare una svolta decisiva alla difesa dell’ambiente”.
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A cura di Matteo Cioffi
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