29 Gennaio 2020

Si è tenuta nella mattina di oggi, mercoledì 29 gennaio, la prevista udienza di discussione delle istanze di sospensiva dei primi 7 esercenti ricorrenti al TAR (per altri 3 l’udienza è fissata per il 12 febbraio), relative alla nota vicenda che vede protagonisti, da un lato, la Soprintendenza ed il Comune di Padova e, dall’altro, i pubblici esercizi del centro storico, coordinati dall’Associazione Provinciale Pubblici Esercizi (APPE).
Nel corso della discussione il Tribunale Amministrativo Regionale, Sezione Terza, è stato anzitutto messo al corrente da parte dei difensori dei ricorrenti dei recenti sviluppi della vertenza e, in particolare, dei contenuti dell’incontro tenutosi lunedì 20 gennaio, su invito del nuovo Soprintendente, Fabrizio Magani, con le Associazioni di categoria e i rappresentanti del Comune di Padova.
«Una volta rilevato – dichiarano i legali dell’APPE Antonio Cimino, Giorgio Trovato e Marco Ferraresso – il notevole interesse generale della questione, e preso anche atto dei potenziali futuri sviluppi della stessa, la Presidente del Collegio ha prospettato la possibilità di decidere la questione nel merito, fissando un’udienza in tempi ravvicinati».
Le prossime settimane saranno dunque utili per verificare se possa essere raggiunta un’intesa tra le parti in causa, diretta a rimodulare le prescrizioni oggetto di impugnazione.
«La Presidente del Collegio – proseguono i legali – ha quindi invitato i difensori delle parti (esercenti, ma anche Comune e Soprintendenza), che hanno a loro volta aderito, a presentare una cosiddetta “istanza congiunta di prelievo della causa”, adempimento necessario per una rapida fissazione del giudizio di merito».
Non vi è stata una precisa indicazione in ordine alla data in cui verrà fissata questa udienza, ma è tuttavia presumibile che ciò accadrà prima dell’estate. A fronte di questa disponibilità, le domande di sospensiva sono state pertanto – allo stato e fatti salvi eventuali novità negative che dovessero sopravvenire nei prossimi mesi – rinunciate. «Siamo soddisfatti – dichiara il Segretario dell’APPE, Filippo Segato – di questo primo risultato, che ci permette di lavorare con rinnovato spirito di collaborazione con Comune e Soprintendenza, al fine di giungere ad un accordo condiviso a tutela di tutte le parti in causa, cosa che fin dall’inizio avevamo auspicato». Anche il Presidente APPE, Erminio Alajmo, si esprime sulla querelle: «Vinca il buon senso, nell’interesse della Città e dell’accoglienza a turisti e cittadini».
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