food
06 Marzo 2020Se la colazione è il pasto più importante della giornata, anche il pranzo non è da sottovalutare. Almeno stando a quanto emerge dal settimo sondaggio firmato Edenred per indagare le abitudini alimentari degli europei. E non solo per la consistenza della platea di consumatori interessata al pranzo (pari al 75% dei lavoratori dipendenti e in crescita del 5% rispetto al 2014) ma anche – e soprattutto – perché sono sempre di più le persone attente a ciò che mangiano e propense a optare per una dieta sana. Parliamo infatti del 53%, in crescita del 15% rispetto al 2013. E c’è di più: il 72% (+43 punti percentuali rispetto al 2016) dei lavoratori dipendenti europei crede che l’azienda dovrebbe aiutare i propri dipendenti a mangiare sano e migliorare il benessere sul posto di lavoro, mentre il 33% del campione ha anche espresso l’esigenza di potere accedere a ristoranti con menù equilibrati. Segno, indiscutibile, dunque, che la cultura almentare si sta via via raffinando. Se questo è il quadro europeo, come si caratterizza quello italiano?
In Italia la maggioranza degli intervistati va a pranzo fuori ufficio. Tra le motivazioni per cui sceglie un locale piuttosto che un altro vengono indicate: la vicinanza alla sede di lavoro (56,2%), l’offerta di cibo sano (55%) e la velocità del servizio (52,1%). Importante anche se non prioriaria viene giudicata l’atmosfera del locale. Riguardo all’importanza di un’offerta sana ed equilibrata gli italiani sono secondi solo agli spagnoli e distanziano gli altri Paesi di diversi punti percentuale. Inoltre, sono i più attenti ai prodotti locali e alla stagionalità: più del 42% rispetto ad una media europea del 30%. E cosa invece viene ritenuto più marginale? Beh, per esempio gli italiani sembra non tengano particolarmente in conto indicazioni nutrizionali scritte o uno staff capace di fornire consigli su un’alimentazione bilanciata. Infine anche la proposta di acqua del sindaco, non è tra le principali aspirazioni.
2019 - DIPENDENTI
QUANTE VOLTE A SETTIMANA FAI UNA PAUSA PRANZO DURANTE LA GIORNATA LAVORATIVA?
DURANTE I GIORNI FERIALI QUANTO GIUDICHI IMPORTANTE NELLA SCELTA DEL RISTORANTE/BAR LA SEGUENTE MOTIVAZIONE? > È VICINO AL MIO UFFICIO
DURANTE I GIORNI FERIALI QUANTO GIUDICHI IMPORTANTE NELLA SCELTA DEL RISTORANTE/BAR LA SEGUENTE MOTIVAZIONE? > IL CIBO HA UN BUON APPORTO/QUALITÀ NUTRIZIONALE
DURANTE I GIORNI FERIALI QUANTO GIUDICHI IMPORTANTE NELLA SCELTA DEL RISTORANTE/BAR LA SEGUENTE MOTIVAZIONE? > IL SERVIZIO È VELOCE
Riguardo alla tipologia del pasto, i nostri connazionali, preferiscono un piatto o un pasto completo (47,4%) rispetto a piatti preconfezionati (3%) e fast food (1,4%). Questa, comunque, è una tendenza un po’ generale in Europa, a eccezione della Francia, dove invece questi valori sono più alti, ma sempre entro il 10%.
Una volta arrivati al ristorante, quali fattori condizionano principalmente la scelta?
In primis, la “voglia” del momento, in seconda battuta “ciò che mi fa bene”. E poi naturalmente, un occhio di riguardo viene dato anche al fattore prezzo: mai disdegnarlo.
ALL’ORA DI PRANZO QUALE FRA QUESTE MOTIVAZIONI INFLUENZA LE TUE SCELTE? (POSSIBILI RISPOSTE MULTIPLE)
NELL’OTTICA DI PROPORRE AI TUOI CLIENTI UN’OFFERTA PIÙ SALUTARE, RITIENI CHE LE NUOVE TECNOLOGIE (MOBILE APP, ONLINE TOOLS) POSSANO AIUTARTI A MODIFICARE LE TUE ABITUDINI?
Infine, le tecnologie: possono contribuire a diffondere e supportare abitudini salutistiche?
Per la maggioranzadegli intervistati senza dubbio. E sulla stessa linea si trovano anche dall’altra parte della barricata. Secondo i proprietari di ristoranti coinvolti nel Food Barometer 2018 di Edenred, infatti, alla luce del crescente apprezzamento di piatti sani ed equilibrati, le nuove tecnologie potrebbero, non solo aiutare a trovare nuove ricette da proporre, ma anche dare una mano ai clienti con app per il conteggio di calorie o con la geolocalizzazione di locali con un’offerta più salutare.
Il sondaggio, effettuato nel 2018 da Edenred sul tema dell’alimentazione durante la giornata lavorativa, è stato condotto fra oltre 25.000 lavoratori dipendenti e più di 1.400 proprietari di ristoranti in 8 Paesi Europei: Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Francia, Italia, Portogallo, Slovacchia e Spagna. È il settimo condotto nell’ambito del programma FOOD (Fighting Obesity through Offer and Demand – Lotta all’obesità tramite l’offerta e la domanda).
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