31 Luglio 2020
La direzione del nuovo numero de La Cucina Italiana, in edicola dal 5 agosto, è affidata a Davide Oldani. È allo chef lombardo che Massimo Bottura, direttore del numero di luglio, passa il testimone di ambasciatore per promuovere l’ambizioso progetto di comunicazione volto a sostenere il valore universale della cultura gastronomica del nostro Paese. Una grande iniziativa corale, lanciata dalla testata a luglio, per sostenere la candidatura della nostra cucina quale patrimonio immateriale dell'umanità all’Unesco.
La storia di Davide Oldani è l'ispirazione per un nuovo grande numero, il secondo di questa speciale collezione. Un ricettario realizzato nella cucina di redazione con le ricette di casa create dal cuoco del ristorante D'O, un viaggio tra i sapori di Forte dei Marmi in compagnia degli amici di Davide (tra cui il francese pluristellato Yannick Alléno), gli artigiani del territorio, dalla Lombardia alla Toscana fino alla Sardegna, e poi il riso, ingrediente caposaldo della cucina di Oldani, proposto con la pasta "insieme" nello stesso piatto secondo l'invenzione di Gualtiero Marchesi, maestro dello chef che entrò ragazzino nella sua cucina di via Bonvesin de la Riva.
La mamma di Davide è la "nonna" di questo mese con il suo minestrone d'estate, Lorenza Luti ovvero la signora Kartell ci racconta come riceve nella sua casa di Milano, mentre un servizio sui dolci e i salati da spiaggia corona la sezione dedicata ai cibi sotto l'ombrellone. Pedalare e assaggiare, in viaggio sui laghi d'Italia, da nord a sud, fino al portfolio del pittore Luciano Ventrone e ai vini amati da Fabio Volo e Cristiana Capotondi. Un’edizione speciale, con una copertina firmata dall'artista della Polaroid Maurizio Galimberti, per segnare la seconda puntata del progetto, iniziato a luglio e che continuerà fino a dicembre, per promuovere la candidatura della nostra tradizione culinaria come Patrimonio dell'Umanità riconosciuto da Unesco.
Ogni numero è un dossier di candidatura in cui il grande chef italiano che lo firma racconta la sua cultura del cibo, il suo legame con il territorio e con la filiera, interagendo con le rubriche e i contenuti della storica rivista. Tanta eccellenza italiana, ricette declinate in versione domestica, racconti di donne e uomini che fanno grande l’Italia e contribuiscono a rendere i piatti dei cuochi sempre più decisivi nel raccontare la nostra identità, il tutto animato dal desiderio di allearci finalmente per raggiungere un grande e importante obiettivo: la candidatura della cucina italiana all’Unesco.
A giugno il sito della testata ha visto 3,76 milioni di utenti unici e lato social La Cucina Italiana ha raggiunto una fan follower base di 1,8 milioni, +16% rispetto a un anno prima.
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A cura di Matteo Cioffi
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