18 Novembre 2020
Negli ultimi tempi molte città italiane – complice anche la recente pandemia – si sono organizzate per valorizzare e far rivivere gli spazi all’aperto anche laddove non vi erano mai stati o non erano mai stati concessi. Una necessità dettata dalla voglia di stare assieme della gente godendo dello spettacolo che può riservare l’esterno di un locale (una piazza, una strada alberata, monumenti vicini) ma anche una maggiore sensazione di sicurezza data dal fatto di non stare in uno spazio al chiuso. Ricordiamo che tra le varie misure del Decreto Rilancio dello scorso 18 maggio c’è stato l’esonero dai pagamenti della tassa per l’occupazione di spazi e aree pubbliche (TOSAP) e del canone per l’occupazione di spazi e aere pubbliche (COSAP) per le imprese legate alla ristorazione e al turismo fino al 1° novembre. Lo scopo è stato supportare le attività ristorative e offrire loro un’opportunità di rilancio dopo essere state fortemente danneggiate dalla pandemia che, nella sua negatività, ha sollevato il settore da uno dei problemi più annosi del nostro Paese: la burocrazia. Oggi tutto è più semplice, basta inviare una domanda in via telematica al Comune di appartenenza, allegando la sola planimetria, senza il pagamento del bollo. E se il caldo ci porta naturalmente a voler trascorrere più tempo all’aperto, anche nei prossimi mesi si prevede che i dehors saranno i grandi protagonisti.
SICUREZZA E DESIGN
D’estate dunque, ma anche in questi ultimi autunni miti, vale la pena sfruttare la voglia di stare fuori. I costi (tra progettazione e arredi) sono facilmente recuperabili. Perché il dehors diventa una vetrina del ristorante, un tableau vivant di clienti che è una pubblicità al cibo e all’atmosfera del locale. “Il concetto di dehors è radicalmente mutato nel corso degli ultimi anni – spiega l’architetto Luisa Battaglia di Scab Design – Si è passati dal concepire lo spazio esterno come una zona secondaria e quasi di servizio, al traslare il living all’aperto. E quest’anno Scab, grazie alla trasversalità dei suoi prodotti, non ha avuto la necessità di adeguamenti progettuali per fronteggiare le esigenze più imminenti date dalla situazione Covid19. Per la nuova linea Finn di Marcello Ziliani, sono stati selezionati tessuti specificamente pensati per poter essere lavati e disinfettati con estrema facilità resistendo senza alcun problema a tutte le sostanze utilizzate a questo scopo”. È indubbio che il periodo attuale ha portato a ripensare gli spazi ricettivi con soluzioni funzionali dal punto della sicurezza, ma anche del comfort degli ospiti. “La gamma di soluzioni KE Outdoor Design – ci fanno sapere dall’azienda – rispecchia entrambe le esigenze grazie a schermature che da un lato permettono di creare ambienti dedicati al relax, dall’altro che regalano nuovi spazi da utilizzare per ampliare le proprie potenzialità commerciali. Come nel caso delle tende Sicura Plus che rispondono alla necessità contingente di aumentare gli spazi fruibili dai clienti in completa sicurezza, senza per questo rinunciare al design. Sicura Plus viene utilizzata come “separatore”, per creare zone ben distinte: perfette quando si desidera una maggiore privacy e per grandi spazi esterni pubblici in cui si vogliono delimitare aree specifiche”.
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A cura di Matteo Cioffi
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