22 Febbraio 2021
Il Gruppo Caviro, con il progetto “Dalla vite alla biocarburazione avanzata, con Caviro è possibile”, si è aggiudicato il Premio Impresa Ambiente 2020 nella categoria «Migliore gestione per lo sviluppo sostenibile per media o grande impresa», destinata alle imprese che dimostrano di avere una visione strategica e un modello di gestione in grado di assicurare un miglioramento continuo e un costante contributo allo sviluppo sostenibile coniugando aspetti ambientali, economici e sociali.
Marco Frey, Professore ordinario di Economia e gestione delle imprese alla Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna di Pisa e presidente della giuria, ha motivato così il riconoscimento: "Caviro rappresenta uno degli esempi più significativi di filiera integrata nel settore vitivinicolo, il cui impegno nel perseguimento della sostenibilità è connotato da una visione strategica a lungo termine. Know how e dotazione impiantistica consentono a Caviro di produrre all’interno dei propri stabilimenti non soltanto del vino di qualità, ma anche di trasformare tutti i sottoprodotti della vinificazione, attribuendo allo scarto dignità di risorsa che si rigenera e che rientra nuovamente in un ciclo produttivo. Degna di nota è anche la potenzialità di diffusione di questi principi su vasta scala essendo Caviro presente sul mercato con marchi molto conosciuti".
[caption id="attachment_183599" align="alignleft" width="257"] Carlo Dalmonte[/caption]
Il riconoscimento è stato reso pubblico durante la cerimonia di premiazione in diretta YouTube che si è svolta nel pomeriggio di venerdì 19 febbraio e alla quale ha preso parte Carlo Dalmonte, Presidente di Caviro. "Siamo molto onorati di ricevere questo Premio che dedico ai nostri 12.400 agricoltori soci - ha detto Dalmonte -. La nostra è una storia che parte e arriva al grappolo d’uva in un cerchio non solo ideale ma anche reale. Grazie all’economia circolare Caviro non produce scarti ma solo materie prime e lo fa tenendo insieme tutela ambientale e business. Perché le persone sono sempre più attente ad acquistare prodotti provenienti da una filiera responsabile e premiano chi, quotidianamente, si pone delle domande sull’effetto del proprio agire. Questo ci convince ad andare avanti e a continuare a investire".
Il Gruppo Caviro rappresenta uno degli esempi più significativi di filiera agroalimentare integrata ed è un modello completo di economia circolare. Caviro Società Cooperativa Agricola con 29 soci, di cui 27 cantine, valorizza il lavoro di 12.400 soci viticoltori di 7 regioni d’Italia che producono, in 36.000 ettari vitati, il 10% delle uve del territorio nazionale. La cooperativa raggiunge con i propri vini 7 milioni di famiglie consumatrici, diventando di fatto la cantina più grande d’Italia certificata sostenibile secondo lo standard Equalitas. Oltre alle tradizionali lavorazioni del vino, la società Caviro Extra SpA si occupa di valorizzare tutti i sottoprodotti di cantina estraendo prodotti nobili e, assieme alla società Enomondo (joint venture tra Caviro Extra SpA ed Herambiente SpA), è in grado di trattare scarti liquidi e solidi provenienti dalla filiera agroalimentare italiana producendo energia verde, carburanti rinnovabili e fertilizzanti naturali.
Il gruppo sta attuando ulteriori investimenti nel settore green relativamente ad un consistente potenziamento dell’impianto di compostaggio di Faenza allo scopo di ritornare una quota sempre maggiore di sostanza organica ai terreni sotto forma di fertilizzante naturale.
Il Premio Impresa Ambiente è uno dei più alti riconoscimenti italiani destinati alle imprese che, nella gestione della propria attività, hanno dato un contributo innovativo in termini di sostenibilità ambientale e responsabilità sociale. Promosso dopo sei anni dall’ultima edizione dalla Camera di Commercio di Venezia Rovigo, con la collaborazione di Unioncamere e il patrocinio del ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, ha visto la partecipazione di 125 candidature arrivate da 17 regioni d’Italia.
Caviro, insieme alle altre aziende premiate, e menzionate con specifica indicazione della giuria, parteciperà poi di diritto alla selezione dell’European Business Award for the Environment.
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A cura di Matteo Cioffi
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