pubblici esercizi
05 Maggio 2021Il decreto dovrebbe essere pronto entro la fine della settimana e presentato a stretto giro in Parlamento. Si va dalla disciplina dello smart-working d'emergenza prorogata fino alla fine di settembre a sgravi per i proprietari di casa che non percepiscono i canoni di affitto dagli inquilini morosi. In attesa di ricevere ulteriori informazioni, ecco come tre affermati professionisti del mondo della ristorazione e della miscelazione ritengono andrebbero sostenute le imprese dell'ospitalità.
[caption id="attachment_186407" align="aligncenter" width="496"] Luigi Barberis[/caption]
Luigi Barberis titolare del Caffè degli Artisti di Alessandria
Premesso che a oggi non sono state prese contromisure adeguate e che i ristori non possono e non potranno mai pareggiare le perdite, abbiamo bisogno di poter anticipare la cassa integrazione ai dipendenti per poi recuperarla in contanti, non in credito d'imposta. Inoltre, servirebbero agevolazioni sugli affitti e sulle bollette.
[caption id="attachment_186515" align="aligncenter" width="696"] Ristorante Sadler, Via Ascanio Sforza 77 Milano 20141. Ph. Paolo Picciotto[/caption]
Lo chef stellato Claudio Sadler
Servono sostegni concreti, una volta per tutte. Fino ad ora abbiamo ricevuto appena il 4,5% sulla perdita di fatturato (quando è andata bene, alcuni non hanno ricevuto nulla!). Mi sembra chiaro che non sia sufficiente. In tutto ciò, da gennaio 2021 dobbiamo pagare l’affitto al 100%, a fronte di un'attività ridotta al 25% se il delivery ha dato qualche frutto. Sarebbe una boccata d'ossigeno se permettessero il 60% di credito d’imposta cedibile al proprietario dell’immobile, come accaduto nel 2020. Nel frattempo, però, per farci ripartire dovrebbero almeno la possibilità di lavorare anche all’interno, nel rispetto delle regole definite dal Cts.
[caption id="attachment_186406" align="aligncenter" width="402"] Paolo Cesareo Moretti[/caption]
Paolo Cesareo Moretti titolare dei Parolai di Siena
Per agevolare la ripartenza delle aziende occorre completare ristori e sostegni ricevuti con un contributo che consideri le effettive perdite da marzo 2020 ad aprile 2021, magari aggiornato alla fine dell'anno fiscale 2021. E visto che tutta la catena Ho.Re.Ca ha subito importanti perdite, sarebbe bene tenere conto non dei codici Ateco, bensì delle perdite effettive di ogni azienda indipendentemente dal settore.
Al mondo della ristorazione servirebbe poi uno sgravio dei costi per la sicurezza dei clienti e del personale. Penso, per esempio, a mascherine, gel, eventuali impianti di ventilazione, personale adibito alla sicurezza privata per la gestione contingentata degli accessi.
Non basta: di aiuto sarebbero incentivi e sgravi per le assunzioni e una sburocratizzazione dei contratti a chiamata. Non ho finito: auspico forme concrete di sostegno in tema affitto. E mi auguro siano previste anche per il 2022 il computo delle perdite effettive rispetto al 2019. Last but not least, ci aiuterebbe l'eliminazione per i primi quattro mesi del 2021 delle bollette di energia elettrica.
IL PNRR
Ricordiamo che il PNRR è lo strumento con cui l'esecutivo ambisce a sostenere la ripresa economica e sociale dell’Italia dopo la pandemia. E che, salvo imprevisti, il nostro Paese dovrebbe ricevere oltre 200 miliardi di euro tra il 2021 e il 2026 nell’ambito del piano Next Generation Eu.
Si parla di finanziamenti da 221,1 miliardi di euro, di cui 191,5 miliardi dai fondi dell’Unione Europea (fra sussidi e prestiti a basso tasso d’interesse) e 30,6 miliardi di risorse interne, da impiegare entro il 2026.
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A cura di Matteo Cioffi
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