pubblici esercizi
14 Febbraio 2022E proprio per sollevare l’attenzione di tutti, ma soprattutto dei rappresentanti politici, il Consiglio di Presidenza dell’Associazione ha deliberato un’iniziativa simbolica, che consiste nello spegnimento delle luci dei locali per trenta minuti, dalle 19.30 alle 20, nella giornata di venerdì 18 febbraio.
"La data – dichiara Lionello – non è scelta a caso: si tratta infatti della giornata internazionale del risparmio energetico, durante la quale saranno promosse buone prassi e stili di vita sostenibili".
Anche per questo motivo, Appe ha predisposto un “decalogo” di comportamenti, che gli esercenti sono invitati a seguire per cercare di diminuire i consumi di energia elettrica e gas nelle proprie attività: si va dal tenere le porte chiuse, al ridurre la temperatura delle sale, dall’ottimizzare gli stoccaggi di materie prime nelle celle frigorifere, al sostituire le lampade a incandescenza con altre a led.
"Come imprenditori – conferma il vice Presidente Appe – dobbiamo migliorare costantemente l’efficienza, anche energetica, delle nostre attività: per questo come Associazione abbiamo voluto predisporre queste indicazioni, a beneficio dei nostri associati, ben consapevoli che, comunque, se non ci saranno drastiche diminuzioni del costo delle forniture, molte imprese andranno in crisi, proprio nel momento in cui si iniziava a vedere un po’ di luce in fondo al tunnel".
Secondo i calcoli dell’Appe, i circa 1.400 bar che operano in provincia di Padova rischiano di pagare per le utenze energetiche, nel corso del 2022, il doppio di quanto speso l’anno precedente (da 5mila a 10 mila euro). Quasi le medesime proporzioni per i circa 1.500 ristoranti, trattorie e pizzerie, che passeranno da 11mila a 19mila euro spesi nell’anno solare.
"Invitiamo – sottolinea Lionello – fin d’ora le amministrazioni pubbliche (Comuni, Provincia, Camera di Commercio e altri) a unirsi alla manifestazione simbolica dei pubblici esercizi, spegnendo per 30 minuti l’illuminazione di palazzi, piazze e monumenti: il mondo della politica non può ignorare il grido d’allarme che viene da un settore, quello dei pubblici esercizi, tra i più colpiti da due anni di provvedimenti anti-Covid".
Ecco il decalogo predisposto da Appe:
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A cura di Matteo Cioffi
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