pubblici esercizi

24 Giugno 2022

Delivery and the city: a Milano lo usa un ristoratore su tre

di Anna Muzio


Delivery and the city: a Milano lo usa un ristoratore su tre

I dati dell’indagine “L’impatto del delivery nella città di Milano realizzata con Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza” presentati oggi nella nuova sede meneghina di Glovo

Una realtà consolidata, anzi un’opportunità per ristoranti e bar, ma anche per il retail. Il delivery, realtà emergente esplosa durante la pandemia, ormai vive e lotta tra noi, potremmo dire. E anche i titolari, che in passato lo guardavano con scetticismo quando non con aperta ostilità, hanno capito che è un canale che conviene presidiare. E in effetti un’indagine proprio di Glovo sottolinea come per il 92% dei clienti il delivery è un’alternativa al cucinare a casa anziché ad uscire per andare al ristorante. Una conferma viene anche dai risultati di un’indagine effettuata tra 436 ristoratori dell’area della Greater Milano, punta di diamante della consegna a domicilio in Italia (Milano è la quinta città al mondo per numero di ordini), realizzata con Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza e presentata nella nuova sede milanese da Glovo, la principale app di consegne a domicilio multi-categoria in Italia.

I numeri del food delivery

[caption id="attachment_209785" align="alignleft" width="331"] Elisa Pagliarani, General Manager Glovo Italia[/caption]

L’online food delivery in Italia nel 2021 ha generato oltre 1,4 miliardi di euro di business per il settore ristorazione e si stima possa superare nel 2022 i 2,2 miliardi di euro (AssoDelivery su dati Osservatorio eCommerce B2C della School of Management del Politecnico di Milano). La pandemia ha fatto la sua parte, con il 54% degli esercizi che ha iniziato ad offrire il servizio nel biennio 2020-21, mentre il settore è cresciuto del 55% all’anno passando dai 592 milioni di euro del 2019 ai 917 milioni di euro del 2020 ad 1,4 miliardi di euro nel 2021.

Secondo l’osservatorio di Glovo, nell’ultimo anno in Italia gli ordini sono cresciuti del +74% nel food delivery e +200% nel segmento spesa. E il gruppo con sede a Barcellona punta a triplicare entro la fine del 2022 il valore di transazioni del quick commerce a livello mondiale, superando 1 miliardo di euro dagli attuali 300 milioni.

L’indagine realizzata da Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza con la collaborazione di Glovo Italia invece evidenzia come il 31% degli intervistati utilizza già i servizi di delivery. In particolare, il settore che ne fa maggior utilizzo è quello della ristorazione pari al 62%, seguito dal grocery che rappresenta il 36% degli imprenditori e dal retail per il 20%. Nell’ambito servizi, solo l’11% dichiara di utilizzare il delivery per la consegna dei propri prodotti.

Tutti pazzi per il delivery

Le imprese milanesi insomma dimostrano una buona conoscenza e utilizzo di questa modalità di vendita abbracciata ancor prima dello scoppio della pandemia nel 2020: il 42% ne faceva uso già dal 2019, il 42% ha dichiarato di aver iniziato ad usarlo nel 2020 e il 12% nel 2021. E ne sono entusiaste per precise ragioni: il 35% dei rispondenti dichiara che il fatturato è notevolmente influenzato dall’utilizzo del delivery (dal 20% in su) e per il 4% degli intervistati il delivery incide per oltre il 50% del fatturato. Tra i vantaggi riscontrati c’è l’acquisizione di nuovi clienti, indicata dal 49% dei rispondenti, la maggior visibilità al punto vendita per il 22% e una migliore efficacia dei servizi di consegna per il 13%.

È stato poi chiesto come si potrebbe migliorare il servizio di delivery utilizzato: il 37% darebbe dei bonus per le performance ottenute, il 27% vorrebbe personalizzare i servizi a seconda delle esigenze, il 25% migliorerebbe la promozione dell’attività commerciale, il 20% vorrebbe maggiore capillarità in alcune aree e solo il 16% migliorerebbe i tempi di consegna: un atout che, forse, non risulta ormai così indispensabile.

Tra i servizi utilizzati Glovo (che è però multicategoria) è stato segnalato dal 52% degli intervistati, Just Eat dal 44%, Deliveroo dal 36%, Uber Eats dal 23% mentre un corposo 40% ha dichiarato di utilizzare mezzi propri per le consegne.

TAG: CAFFè DIEMME,DELIVERY,GLOVO,ASSODELIVERY

Se l'articolo ti è piaciuto rimani in contatto con noi sui nostri canali social seguendoci su:

Seguici su Facebook Seguici su Instagram

Oppure rimani sempre aggiornato sul mondo del fuori casa iscrivendoti alla nostra newsletter!

POTREBBERO INTERESSARTI ANCHE

21/11/2024

Una piattaforma che permette ai ristoratori di scegliere tra una gamma di imballaggi sostenibili, sia compostabili che realizzati in carta, cartone o plastica riciclata. È Deliveroo Packaging, ora...

21/11/2024

Nel cuore di San Frediano, una delle zone più vibranti di Firenze, il Gunè Next Door si rinnova. A guidare il cocktail bar arriva Matilde Martelli, ventottenne fiorentina doc, che dal 9 ottobre ha...

20/11/2024

Si è parlato di educazione alimentare nel corso dell’assemblea annuale di Fipe-Confcommercio a Roma. Sul tema la federazione, dopo il contributo delle istituzioni nell’ambito della formazione...

20/11/2024

L’essenza bio diventa l’anima di Belvedere. A giugno di quest’anno, la vodka di casa Moët Hennessy, dopo tre anni di studi e ricerche, ha ottenuto la certificazione biologica europea,...

A cura di Matteo Cioffi

 



Ottimizza la tua acqua e proteggi in modo ottimale le tue attrezzature per far crescere il tuo business in modo sostenibile. Dall'acqua dolce a quella dura, da quella calcarea a quella...


Una soluzione di filtrazione ad alte prestazioni in grado di soddisfare le esigenze principali nelle cucine professionali quando si parla di vapore e lavaggio. Si chiama BRITA...


Intelligente e interconnesso, capace di assicurare non solo una protezione ottimale delle macchine da caffè, ma anche una qualità costante in tazza e un servizio più efficiente. Sono i 'plus'...


Iscriviti alla newsletter!

I PIÙ LETTI

È andata all'amaro Amara la medaglia d'oro della Spirits Selection del Concours Mondial de Bruxelles: il riconoscimento, ottenuto a due anni di distanza da quello al World Liqueur Awards, è frutto...


I VIDEO CORSI







I LUNEDÌ DI MIXER

Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, co-founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante...


Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, co-founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante...


Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, co-founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante Osteria San...


Il Lunedì di Mixer è tornato. Ogni settimana un appuntamento fisso con le ricette (e i consigli) di Giacomo Fiume, co-founder di The World of Distillery, oltre che del ristorante Osteria San...


Si sente spesso dire che tra gli ingredienti fondamentali per il successo di un pubblico esercizio ce n’è uno non certo facile da reperire: l’esperienza. Se è così, allora Tripstillery va sul...



Quine srl

Direzione, amministrazione, redazione, pubblicità

Tel. +39 02 864105 | Fax +39 02 72016740 | P.I.: 13002100157

©2024 - Tutti i diritti riservati - Responsabile della protezione dati: dpo@lswr.it
Privacy Policy

Top