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14 Ottobre 2022“Una vendemmia che ha superato le aspettative di tutti, concludendosi meglio del previsto - racconta David Buzzinelli, Presidente del Consorzio di Tutela Vini Collio – La stagione è stata impegnativa per quanto riguarda la mancanza di acqua è vero, ma abbiamo avuto piogge provvidenziali nei momenti più critici tra luglio e agosto.
In particolare, varietà come il Sauvigon e il Friulano sono state caratterizzate da una certa abbondanza dal punto di vista qualitativo, ma anche dal punto di vista quantitativo. Infatti, in particolari zone e vigneti si è riscontrata una produzione anche maggiore rispetto al 2021. Vedere le eccellenze vitivinicole del nostro territorio superare questo momento di grande difficoltà ci riempie di soddisfazione e ci dimostra come la strada che stiamo perseguendo per quanto riguarda la gestione del suolo sia quella giusta, per poter affrontare complicazioni di tale portata con lungimiranza”.
Durante il 2022, per l’appunto, le aziende del Collio hanno prestato particolare attenzione alla gestione del suolo con inerbimenti, sovesci, lavorazioni del terreno, sfalci dell'erba e della chioma delle viti, con sfogliature oculate per non esporre troppo i grappoli. Un insieme di operazioni finalizzate a prevedere e contrastare gli effetti negativi di situazioni climatiche così incisive come quella manifestatasi nel periodo estivo. Inoltre, in molte zone del Collio i vigneti vivono una situazione di minor esposizione data dall’altitudine e possiedono una matrice del terreno più argillosa, terreni dove le piante non hanno sofferto la condizione climatica siccitosa, resistendo e donando frutti eccellenti.
Vendemmia 2022: il quadro generale fitosanitario e climatico
In virtù di un clima eccezionalmente caldo e ventilato, la vendemmia 2022 è iniziata nel mese di agosto, con una decina di giorni di anticipo rispetto allo scorso anno, con le uve a bacca bianca e si è conclusa nei primi giorni di ottobre con la vendemmia delle uve a bacca rossa.
Lo stato fitosanitario delle uve alla raccolta è risultato ottimo, con una scarsissima incidenza di problematiche come peronospora, oidio e botrite tradizionalmente legate alle piante crittogame. Una resistenza delle viti del Collio che ha permesso di contrastare le difficoltà legate alla situazione climatica, contrassegnata dalle poche piogge.
I primi dati analitici fanno registrare livelli di gradazione alcolica tendenzialmente sostenuti ma non esagerati. In generale il quadro acidico risulta buono per i vini bianchi, mentre i tenori polifenolici delle uve a bacca rossa presentano aspettative interessanti per i vini da invecchiamento. Nel complesso, il Collio presenta un'annata qualitativamente ottima con delle punte di eccellenza.
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A cura di Matteo Cioffi
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