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21 Settembre 2023I consumi fuori casa reggono, ma in prospettiva a spaventare è la tenuta dei consumi. Di fronte a un'estate caratterizzata dal caro scontrini, i dati di "Italy On Premise Consumer Pulse", l’indagine di CGA by NielsenIQ che fotografa mensilmente le abitudini degli italiani nel settore del fuori casa, sottolinea come nel corso dei mesi più caldi l’85% dei consumatori si è recato a mangiare fuori, mentre il 56% ha frequentato locali o bar per la somministrazione di bevande. Inoltre, più di due persone su cinque (42%) hanno dichiarato di essere usciti più spesso del solito proprio grazie alla bella stagione.
LE SCELTE DI CONSUMO DEGLI ITALIANI IN ESTATE
Le persone che hanno detto di uscire maggiormente nel corso del periodo estivo sono generalmente più i giovani (il 37% infatti è under 34) e i residenti in città (76%). I motivi per i quali dichiarano di frequentare locali più spesso del solito sono legati allo specifico periodo estivo (58%), all’ampia proposta di eventi in programma sul territorio (28%) o all’occasione di provare nuovi posti (23%).
Durante le vacanze i locali più gettonati, sempre secondo l'analisi di CGA by NIQ, sono stati pizzerie (61%), bar (46%) e bar sulla spiaggia (44%). In merito alla scelta delle bevande, la preferenza si è orientata principalmente su aperitivi e birra. Infatti, quasi la metà dei visitatori in loco ha consumato aperitivi (49%) e birra (47%) rispetto al vino (35%) e alle bevande analcoliche (29%). Un dato rilevante per l’Italia è la quantità di consumatori che scelgono birre nazionali (76%) mentre gli italiani che optano per le birre d'importazione sono il 41%.
LE RINUNCE DEI CONSUMATORI CAUSATE DAL CAROVITA
Sebbene le tendenze del consumo fuori casa siano nel complesso positive, i dati di CGA by NIQ segnalano anche una certa cautela da parte dei consumatori per quanto riguarda le proprie intenzioni di spesa. Tra coloro che escono meno spesso di casa per consumare cibo o bevande, la metà (50%) dichiara che ciò è dovuto all’aumento del costo della vita, mentre per il 42% indica la causa nell’aumento dei prezzi per mangiare e bere fuori casa.
"La nostra ricerca mostra come i consumatori italiani affrontino le vacanze estive con il desiderio di frequentare locali e con l’intenzione di concedersi momenti di svago o di piacere. Questo atteggiamento si manifesta nonostante le preoccupazioni legate al costo della vita e con un forte interesse a sperimentare, complice anche la piacevole stagione.
Con la nostra ricerca siamo in grado di mappare le abitudini di consumo per intercettare sia i cambiamenti economico-sociali del nostro Paese sia le nuove azioni per supportare tutta la filiera del settore del fuori casa, non solo nel periodo delle vacanze ma tutto l’anno” commenta Daniela Cardaciotto, On Premise Sales Leader Italia di CGA by NIQ.
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A cura di Matteo Cioffi
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