VINIBUONI
Solo autoctoni per il Touring Club
Vini che entusiasmano per l’assoluta espressione del vitigno e del territorio di appartenen-
za, per la gamma aromatica, per il corpo e per l’armonia. Vini di forte identità, il cui ricor-
do rimane impresso con la capacità di emozionare a lungo.
Questa la “chiave” della guida edita dal Touring Club e curata da Mario Busso. Su 641, tra
vini e spumanti metodo classico, portati a finale, ben 419 hanno ottenuto la Corona, segno
di un’evidente crescita qualitativa dell’intero comparto, ma soprattutto di quanto i vini da
vitigni autoctoni e le “bollicine” siano diventati i veri protagonisti del panorama vitivinicolo
italiano e del mercato nazionale ed internazionale. La guida ha assegnato anche un pre-
mio (dedicato allo storico direttore del Touring Michele d’Innella) a Donato Lanati, definito
“l’enologo scienziato”, perché “per arrivare all’eccellenza bisogna combinare scrupolosità
scientifica, rispetto della tradizione e amore per il territorio”.
Touring Club -
www.vinibuoni.itVITAE
L’Ais scende in campo
La nuova guida firmata AIS per la prima volta valorizza le straordinarie competenze inter-
ne dell’Associazione Italiana Sommelier, facendo narrare ai soci i territori vitivinicoli d’Italia.
Oltre 900 i degustatori mobilitati che hanno assaggiato 28.000 vini per arrivare a selezionarne
circa 10.000 di 2.000 cantine. 400 sono stati i vini premiati col massimo riconoscimento (le “4
viti”), 25 i vini premiati con il “Tastevin”, quali modelli di riferimento di indiscusso valore nella
rispettiva zona, o che hanno strappato all’oblio e riportato all’attenzione del settore vitigni
dimenticati.
La testata Vitae si pronuncia “vite”, come l’amata pianta, ma è scritto vitae, come il plurale e il
genitivo latino del termine vita, ae. “Dal punto di vista semantico – spiega Antonello Maietta,
presidente di Ais - il nome è una classica sineddoche: si parla di vite in senso tecnico e, in
senso più ampio, della vita del vino, del suo mondo, di storie raccontate, le storie dei protago-
nisti del vino. Con l’edizione diretta della sua prima guida, si può dire che l’Ais festeggia così i
suoi 50 anni (il 7 luglio l’anniversario).
AIS - Associazione Italiana Sommelier -
www.aisitalia.itWINE SPECTATOR
Lo sguardo sull’Italia
Ogni anno il più importante magazine al mondo dedicato al vino stila una classifica dei 100
vini migliori. La classifica risente ovviamente dei gusti dei curatori americani.
Quest’anno tra i 100, sono 19 i vini italiani (tre più dell’anno prima). Li indichiamo tutti,
perché spesso i turisti in visita in Italia vogliono proprio assaggiare le etichette suggerite da
WS. Eccole: Chianti Classico San Lorenzo Gran Selezione 2010 di Castello di Ama (posizione
n. 6 al mondo), Flaccianello 2011 Fontodi Colli della Toscana Centrale (14), Chianti Classico
Riserva 2010 Castello di Volpaia (21), Bolgheri 2011 Volpolo Podere Sapaio (22); Barolo 2009
Massolino (24); Sangiovese-Cabernet Sauvignon Toscana 2011 Poggio al Tufo Rompicollo
Tommasi (31); Barbaresco 2010 Rabajà Giuseppe Cortese (37); Barolo 2010 Oddero (39);
Luce della Vite 2011 Toscana (47); Barolo 2010 Brunate Giuseppe Rinaldi (51); Ornellaia 2011
(65); Primitivo di Manduria LXXIV 2010 Feudo di Santa Croce (69); Molise Ramitello 2011 di
Majo Norante (74); Barbera d’Asti 2012 Tre Vigne Vietti (76); altellina Superiore 2010 Quadrio
Nino Negri (80); Montepulciano d’Abruzzo 2010 Marina Cvetic S. Martino Rosso Masciarelli
(85); Sicilia Santagostino Baglio Soria Red 2011 Firriato (87); Vino Nobile di Montepulciano
2010 Incanto Vecchia Cantina di Montepulciano (92); Etna 2012 Tenuta delle Terre Nere (97).
www.winespectator.com