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L’ Assessore al Turismo

e al Commercio Estero

della Regione Veneto

Marino Finozzi

Veneto. Terra di vino

S

e guardiamo la storia enologica del Veneto vediamo come essa

sia sempre stata valorizzata da vini territoriali assolutamen-

te originali. I grandi vini veronesi come Soave, Valpolicella e

Bardolino hanno aperto al vino italiano i mercati di tutto il

mondo. Successivamente questi vini storici sono stati affiancati

da nuovi “fenomeni “ come il Pinot Grigio,il Prosecco e l’Amarone. Sono

tutti vini che hanno nel legame profondo con la zona di origine, nello

stile produttivo e nel giusto rapporto tra qualità e valore i segreti del

loro successo. Sono il suolo e il clima di una particolare area a scegliere

i vitigni più adatti ed a consigliare la migliore gestione del vigneto.

Se partiamo dal veronese vediamo come sui suoli bianchi del Bardolino

e della Valpolicella le uve a bacca rossa come Corvina e Rondinella si

esprimono al meglio.

Nei suoli scuri e vulcanici del Soave, del Gambellara o dei Lessini i viti-

gni a bacca bianca come Garganega, Durella e Vespaiola trovano il loro

terroir di elezione. Sulle colline di Conegliano e Valdobbiadene da sem-

pre il Prosecco si esprime ai massimi livelli. Un discorso a parte va fatto

per il profondo legame che ogni singola area veneta ha con i vini dolci

da appassimento. Recioto di Soave, della Valpolicella e di Gambellara

possono essere considerati i portabandiera di una tradizione fortissima

legata ad un metodo produttivo che ci caratterizza fortemente.

Oggi l’offerta veneta è ancora più significativa se ricordiamo anche il

Torcolato di Breganze, il Fior d’Arancio dei Colli Euganei, il Torchiato

di Fregona ,il Friularo e tutti gli altri passiti che ogni denominazione sa

esprimere. In una ideale carta dei vini sappiamo esprimere spumanti

straordinari e di grande successo come il Prosecco che cresce in tutti i

mercati, abbiamo grandi bianchi da vitigni autoctoni, vini rossi e rosati

conosciuti in tutto il mondo , il fenomeno Amarone che sta trainando

anche gli altri vini ed una offerta di vini dolci che nessuna altra regione

può vantare. Se fino a qualche anno fa Europa e Stati uniti potevano

costituire per il consumo del vino i mercati strategici oggi tutto e sicu-

ramente più articolato e diffuso. In ogni continente troviamo aree di

interesse per i nostri vini.

Dovremo quindi essere in grado vista l’articolata e consistente offerta

del sistema Veneto presidiare con continuità anche i nuovi paesi di con-

sumo. I progetti di promozione per tutto il 2015 vanno proprio in questa

direzione. Non solo le tradizionali fiere quali Prowein e Vinitaly, non

solo azioni nei nostri mercati storici quali Usa ,Canada, Cina e Giappo-

ne ma anche iniziative in estremo oriente, sud America e paesi Arabi.

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