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B

ar gestiti da cinesi. Que-

sto un nuovo “trend” per

i locali. Non solo a Mila-

no. “Io però il caffè lo faccio

come gli italiani” ci dice Hu

Lifang, del Bar La Siesta di via

Cesariano, proprio al confine

della Chinatown milanese:

“il mio punto forte sono gli

aperitivi, con assaggi anche

cinesi”. Aperitivi a buonmer-

cato con birre italiane ma an-

che con ottimi vini da tutto

il mondo, che Lifang sceglie

personalmente, “una passio-

ne che ho iniziato a coltivare

sin da quando arrivai a Mi-

lano da Shenzen nell’ormai

lontano 2003”. Un amore per

il vino che recentemente ha

contagiato la comunità ci-

nese: “Mia madre amava il

vino e per questo decise di

aprire questa enoteca” rac-

conta Sergio Chen che con

due amici, italiani, Gugliel-

mo Milanese e Davide Ne-

rini, manda avanti Huaxia,

un’enoteca curatissima di via

Carlo Farini, lo stesso nome

del vicino albergo, gestito ap-

punto dalla madre di Chen;

“siamo ben avviati. Con una

clientela italiana a cui pia-

ce consumare qui, magari

gustandosi anche qualche

piatto freddo. E una cinese

che, principalmente compra

per consumare a casa, con

gli amici. Naturalmente vino

italiano”.

Enoteca che è stata aperta

anche dal ristoratore Marco

accanto al JuBin, “che ser-

ve soprattutto i clienti del

ristorante, anche se nell’ul-

timo anno abbiamo espor-

tato in Cina 10 container di

vini italiani, di cui c’è gran

voglia in Cina. Peccato che

lo stato italiano è incapace

di supportare i produttori

e i distributori come fanno

i francesi” dice Marco, che

dà una seconda stoccata al

nostro sistema agroalimen-

tare: “in Cina non sanno che

il cibo e il vino italiani sono

i più controllati al mondo,

avendo superato i giappo-

nesi. E questo per le nuove

classi agiate cinesi è molto

importante”.

Voglia di vino italiano e di

qualità è anche l’obiettivo

della Bottega W di Piazza

Gramsci, quattro grandi

vetrine ricolme di vino,

quasi tutto italiano, con in

più punti vendita anche a

Roma, Suzhou, Wenzhou e

Shanghai “dove è possibile

ritirare il vino ordinato in

Italia senza ulteriori rica-

richi” afferma Daniela.

M

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mixer

dicembre/gennaio 2015

Imprenditori cinesi

pubblico esercizio

Sergio Chen dell

enoteca huaxia con uno dei due soci italiani, a destra Hu Lifang, del Bar La Siesta insieme allo staff

Tutti pazzi per il vino (non solo) italiano

L’enoteca aperta accanto al jubin e il suo proprietario Zhou Xiao Bin