Q
uestomese abbiamo voluto esagera-
re.
Per i nostri lettori non abbiamo
preparato un unico speciale “soli-
tario”, bensì ben due ricchi dossier.
Il primo è dedicato al tema del mo-
mento, Expo2015. Abbiamo cercato di parlarne
in maniera originale cercando una nostra cifra
distintiva e siamo contenti della scelta fatta, an-
che se la soluzione finale farà storcere il naso a
qualcuno, fin dalla copertina.
“Ancora Cracco, Oldani e gli chef protagonisti di
spot, trasmissioni tv e di eventi di ogni genere?
– Dirà qualcuno – E a noi che silenziosamente e
senza riflettori addosso portiamo avanti la nostra
attività, barcamendandoci tra affitti troppo alti,
grossisti che consegnano solo con certezza di pa-
gamento rapido, banche che invece non prestano,
scadenze fiscali pressanti, crisi dei consumi e via
dicendo, non pensa nessuno”.
Le cose non stanno così.
Siamo convinti che la
scelta di dedicare gran parte del dossier agli Chef
Ambassador sia giusta. L’evento più importante
degli ultimi anni per il nostro Paese ci catapulta
da oggi e per i prossimi 6 mesi al centro di un’at-
tenzione internazionale mai avuta da quando la
comunicazione è diventata immediata e globale
grazie ad internet e la parola chiave sarà proprio
“alimentazione”. Il fatto che si sia deciso di tra-
sformare i più noti ed importanti chef italiani in
ambasciatori del buon cibo italiano è un segnale
molto importante per tutti gli operatori dell’o-
spitalità.
Non si tratta solo di pubblicità e visibilità per gli
11 chef, ma di un’opportunità per tutta la catego-
ria – dai baristi, ai ristoratori, agli addetti degli
hotel - di migliorare la propria immagine agli
occhi di tutto il mondo.
E’ infatti inutile negare la verità.
Così come siamo
conosciuti in tutto il mondo per le nostre bellezze,
il nostro gusto e il nostro stile, allo stesso modo
siamo purtroppo altrettanto noti per i nostri ende-
mici difetti: l’eccessiva furbizia, il pressapochismo,
la facilità nel “passare sopra” a regole e norme
che all’estero vengono rigorosamente rispettate.
Mostrare al mondo una squadra di grandi chef
è un modo di presentare la punta di diamante
dietro i quali c’è tutto un mondo fatto di migliaia
di altri “professionisti del gusto” italiano:
undici
fuoriclassecampionidelmondo, arappresentare
centinaia di altre squadre fatte di migliaia di
esercenti, cuochi, barman, pasticceri, gelatai
e baristi
che quotidianamente si impegnano per
valorizzare il buon nome del Paese e confermare
la fama che contraddistingue la nostra qualità in
tavola. E’ a tutti lorochededichiamoquestonumero.
Il secondo dossier di questo numero
è dedicato
alla principale manifestazione dell’agroalimen-
tare del nostro Paese. Tuttofood è cresciuta nel
tempo fino a diventare oggi una manifestazione
che coinvolge 7.000 marchi, 400 aziende estere,
2.700 espositori. Sono attesi in questi primi giorni
di maggio oltre 20.000 visitatori internazionali e
2000 buyer a caccia delle eccellenze italiane food
(e beverage) di cui parliamo (da pag. 99) con
un
taglio pratico ed utile per l’attività quotidiana
.
Il resto del giornale,
benché molto ridotto rispetto
ai consueti standard, è a nostro parere altrettanto
ricco di spunti interessanti. Parliamo per esempio
di birra al femminile (pag.44); di grappa e delle
modalità per renderla un rito (a pag.72); di cocktail
emixology (a pag.80), dei nuovi esotici mercati per
i vini italiani (pag.66); e infine di cartelle esattoriali,
argomento che di solito porta il malumore. Ma, in
questo caso, c’è una notizia positiva: la possibile
rateazione fino a luglio 2015 delle cartelle scadute.
Una dilazione che farà comodo a molti…
Professionisti del gusto italiano
L’editoriale
di David Migliori
6
Mixer
MAGGIO 2015