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C

i sono molti fili invisibili

che legano

fra loro gli articoli che compongo-

no ogni numero di Mixer. Questo

mese, un tema che aleggia sumolte

pagine del giornale è la

ricerca di

nuove frontiere.

E’ possibile proporre in un modo nuovo ed incon-

sueto un format storico dove si è sperimentato

di tutto?

Simone Bonini fin dalla copertina suggerisce di

considerare la gelateria alla stregua di un ristorante

di alto livello e quindi di proporsi ai clienti come

rappresentanti della qualità e dell’eccellenza italia-

na, facendo della materia prima e della naturalità

dei prodotti i propri punti di forza.

La sua storia ci insegna che è ancora possibile

essere originali ed innovativi, lavorando non tanto

sul fronte dei gusti, quanto sulle iniziative: ad

esempio, si possono organizzare percorsi di degu-

stazione come si fa per un prodotto nobile come

il vino oppure si possono proporre abbinamenti

con prodotti di caffetteria e finger food o, ancora,

creare sinergie con il banco bar usando i cocktail.

Un ultimo spunto: se uno dei massimi esponenti

della creatività dice “ho deciso di concentrarmi

soprattutto sui gusti tradizionali, creme classiche

e frutta di stagione, senza rinunciare ad alcuni

must come il gelato al formaggio”, significa che

probabilmente l’ubriacatura per l’insolito ha la-

sciato posto alla riscoperta del classico di qualità.

Piuttosto che impressionare i clienti con gusti

fatti solo per stupire e non per piacere, forse è

meglio investire qualcosa in più per materie pri-

me di qualità e proporre un “fior di latte” e una

“crema” da leccarsi i baffi… (a pag. 24)

Anche sul fronte dei panini, si può pensare che tutto

sia stata detto e fatto.

E invece, anche qui, abbia-

mo trovato una storia che ci ha colpito. La catena

“Panino Giusto” ha preparato un piano di sviluppo

quinquennale impressionante (a pag 28). Abbiamo

provato a capire su quali leve avesse puntato un for-

mat legato ad un prodotto apparentemente semplice

come il panino. Abbiamo scoperto che, anche in

questo caso, il successo è all’insegna dell’italian style

e dei prodotti di qualità oltre all’aggiunta di un’idea

apparentemente “sfacciata” ed originale: utilizzare

uno chef affermato, Claudio Sadler, per rinnovare il

prodotto-panino, che per la sua semplicità è spesso

considerato l’antitesi dei piatti elaborati degli chef

stellati…

Per chi è alla ricerca di qualcosa di più estremo, pro-

poniamounviaggio“versospazi inesplorati” (pag.36).

Ecco le ultime tendenze internazionali, tra nuove

tecnologie (pavimenti, e pareti che cambiano, ta-

voli sempre più interattivi); nuovi ingredienti che

rompono le tradizioni (alghe ed insetti); proposte

vegetariane che rispondono alle esigenze salutiste;

il nuovo ruolo delle donne chef; le tecniche per

ridurre gli sprechi…

L’ultima “nuova frontiera” di cui parliamoquestomese

riguardaun fenomenodi nicchia che sta conquistando

nuovi appassionati: gli home restaurant (pag. 50).

Come reagire a questa novità che presenta aspetti

concorrenziali a cui non siamo abituati e preparati?

Bisogna opporsi e lottare come fanno i tassisti con-

tro Uber o si deve accettare la cosa, pretendendo

però il massimo rispetto delle regole e delle norme?

Difficile dare una risposta netta quando si sta sul

confine delle nuove frontiere…

Viaggi verso spazi inesplorati

L’editoriale

di David Migliori

2

Mixer

LUGLIO/AGOSTO 2015

Buona lettura.