in Portogallo home ca-
tering e home restau-
rant sono fenomeni
in netta espansione. È
una conseguenza della
maggiore consapevo-
lezza dell’importanza
del cibo di qualità e
di un cambio radicale
negli usi e nei costumi.
Mi spiego: i matrimoni per trecento persone, per
esempio, ormai sono un ricordo del passato: oggi
si preferiscono cerimonie più intime, con una
cinquantina di invitati al massimo», spiega
il blog-
ger portoghese Nelson Calvalheiro.
E persino
in India tra gli chef c’è la tendenza a lasciare il
posto fisso in ristoranti e hotel per aprire una
società di home catering. Lo racconta la
blogger
KalyanKarmakar
: «Il desiderio di indipendenza
e l’obiettivo di un profitto superiore sono le prin-
cipali leve alla base di questa scelta. Dal punto
di vista del food, a differenza delle tradizionali
società di catering, questi chef prediligono menù
internazionali, con un occhio di riguardo alle
ricette europee e messicane»
TREND INTERNAZIONALI
E per finire, uno sguardo ai format vincenti.
All’estero, sempre più ristoratori per diversificare
l’offerta inseriscono in menù anche tapas –ossia
piccole porzioni- dei piatti in carta, sulla scia di
quanto accade da anni in Spagna. E non c’è da
stupirsi che il fenomeno si consolidi: gli assaggi
rendono più fruibile sotto il profilo economico il
pasto fuori casa e sono un’alternativa trasversale,
proponibile durante tutto l’arco della giornata:
dalla colazione al pranzo, dalla cena al brunch. Le
tapas sono anche un valido strumento di promo-
zione per lanciare le novità in carta e per proporre
abbinamenti con vini e birre. «In Australia ormai
è decisamente diffusa la formula delle tapas,
accanto alla carta normale. E funziona bene!»,
osserva la
blogger australianaChristine Salins
.
Continua poi la tendenza della torte artistiche e
a New York locali di culto modaiolo sono i cake
art shop: «Sulla scia del successo della pasticcera
Flour Shop di Amirah Kassem, specializzata in
torte, muffin e biscotti spettacolari con glassa
vera, spopolano i locali di questo genere», evi-
denzia
l’americana Leiti Hsu
. Dagli Stati Uniti
alla Russia: qui la parola d’ordine è “value for
money”: «AMosca aprono molti bar gastronomici
di medie dimensioni (con 50-70 posti a sede-
re) e prezzi democratici: un trend nuovo, che si
rafforzerà», riporta
la russa Alena Melnikova,
che segnala anche la tendenza a rivolgersi a chef
di grido per organizzare i menu dei boutique
catering.
E dal Canada Enrico Cleva osserva:
«A Toronto stanno aprendo molti ristoranti di
piccole e piccolissime dimensioni». .
M
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SPECIALE HOST
OTTOBRE 2015
Ristorazione
professionale
TRA LE ULTIME
TENDENZE
INTERNAZIONALI, LA
DIFFUSIONE DELLE
TAPAS (IN ALTO A
DESTRA), LA CUCINA
ORIENTALE E I PIATTI
VEGANI (QUA
SOPRA)