Bartender
mixology
A me piace dire che la popolarità non si cerca,
arriva da sola e bisogna essere molto bravi
a gestirla. Per esempio io dedico due sere a
settimana a rispondere a tutti i messaggi sui
social, non perdo un commento e l’occasione
per rispondere ai miei fan.
Non ti sei mai legato a un locale in partico-
lare ma fai serate. Come mai questa scelta?
Fondamentalmente non potrei permettermi di
lavorare fisso in un locale, per viaggiare serve
molto tempo. Certo, agli inizi dellamia carriera
ho lavorato anche nei locali. Il vantaggio di
essere fissi in un posto è quello di crearsi una
stabilitànonchélafiduciadeipropriclienti.Fare
serate ed eventi per me è un onore. Anche se,
suonerà strano, ma non ho mai amato la vita
notturna! Oggi così ho l’opportunità di entrare
in contatto con tutte le persone che in Italia e
nel mondo mi seguono. Gli preparo un drink,
loro sono felici. E io sono felice.
Prossimamente tornerai di nuovoalmondo
dellatelevisioneconunprogettotuo,giusto
?
Esatto, nel 2016 sarò in tv con “Emergenza
Aperitivo”.Unoshowdal nomecurioso, strano,
cool. Devo darne il merito a Mattia Corunto,
amico e mio collega in Planet One Service.
Stavamo parlando con lui del programma e al
secondo Gin Tonic esclamò la parola EMER-
GENZA, da lì presto fatto il nome.
Non posso dirvi molto, ma vi anticipo che sarà
un programma fruibile e gustoso da seguire,
ricco di consigli per chi vuole bere un ottimo
cocktail. Vi svelo un’ultima chicca: mi vedrete
in giroper l’Italia conuna valigia inmanonelle
case della gente.
Grazie a queste tue esperienze stai appro-
fondendo un concetto importante: la mi-
scelazione per tutti.
Io penso che le cose difficili le capiscano in
pochi. Sono le cose di “dominio pubblico” che
lasciano il segno.
Quando lavoravo in tv con Benedetta Parodi
mi venne chiesto di rendere facile il concetto
di bere miscelato e di comunicarlo in maniera
tale che chiunque potesse conoscere la mixa-
bility e mettersi alla prova divertendosi. Da lì
l’idea della tazzina da utilizzare come dosatore
per cocktail.
Dopo il successo della tazzina, ho deciso di
sostituire ogni attrezzatura professionale del
bar con quello che si ha in casa.
Ad esempio, durante i miei seminari, al posto
deltritaghiaccioperconsumatorinonprofessio-
nisti faccioutilizzare ilmatterelloedel ghiaccio
fattocongli stampida freezer, lagentesidiverte
e il risultato è eccezionale!
Ho raccontato questo e altri aneddoti anche ad
EXPO 2015 con Planet One Service e nel mio
libro “Tutti i miei cocktail” edito da Rizzoli.
Ingredienti:
3 cl Volare Red Bitter
3 cl Red Vermouth
Menta
Ginger Beer
Bicchiere:
Old Fashioned
Preparazione:
Versare direttamente nel
bicchiere colmo di ghiaccio
il Red Bitter, un po’ di Red
Vermouth e della menta.
Colmare con ginger beer.
Guarnire poi con menta e
buccia di limone quindi servire.
La ricetta
Americano D.O.C.