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dell’offerta abbia soddisfatto la domanda dei consu-

matori. A guidare questi ultimi verso il bar sono infatti

nuovemotivazioni,più legateall’esperienza. Lefamiglie

in particolare trovano nell’evoluzione dell’offerta del

mondo bar nuovi luoghi

accessibili di consumo”

.

È la famosa “ibridazio-

ne”

, altro mantra di cui

sentiamo parlare da anni

echestavoltasi conferma

corrispondente alla real-

tà. La controprova arriva

dalleformedi contamina-

zione “al contrario”, cioè

panetterie che puntano

sul consumo nel punto

vendita, semprepiùspes-

so integrata da

un’offer-

ta di caffetteria

in vero e proprio “stile bar”.

Tra i pochi casi studio che hanno misurato quantitati-

vamente l’impatto dell’ibridazione si segnala il format

danese

Café Guldægget

: nato come panetteria, da

quando è stato aggiunto il caffè solo il

35%

dei clienti

effettua un acquisto veloce, mentre il

65%

preferi-

sce una permanenza più lunga, incrementando così

le probabilità di vendita. In Italia non sono ancora di-

sponibili dati così puntuali,ma il

sentiment

intercettato

dall’

OsservatorioHostMilano

indicache l’ibridazione

della caffetteria all’interno delle panetterie presenti

caratteristiche diverse rispetto a quella dei prodotti

da forno nei bar tradizionali. In particolare, nelle pa-

netterie i consumatori tendono a

preferire ai dolci i

pani speciali

(per esempio, al sesamo o altri semi) e

optano per

formati a base di caffè più grandi

(caffè

americano e cappuccino, anche extra large) rispetto al

classico espresso. Cambiano anche le scelte di gusto:

mentreal bar, inmedia, gli italiani preferisconouncaffè

molto tostato e con un’alta percentuale di Robusta,

quindi tendenzialmente più amaro, in abbinamento al

pane preferiscono

miscele più aromatiche

, per non

rovinarne il sapore, e molte torrefazioni si stanno at-

trezzando con miscele ad hoc.

Per

Andrea Gaibazzi

, Amministratore Delegato di

Tagliavini

,

“Le difficoltà più diffuse dei panettieri in

generale è oggi quella di portare valore al proprio

valore. Troppo spesso infatti gli investimenti vengono

eseguiti senza un vero e proprio progetto integrato,

senza identificare con esattezza l’obiettivo. Ciò che

oggi cerchiamo di fare, quando ci viene richiesto e

concesso, è entrare nelle logiche imprenditoriali del

cliente e consigliare ‘solo’ le attività e gli investimenti

funzionali ad un risultato: il loro profitto. Non esiste,

però, una regola valida per tutti: bisogna partire dalle

propriepeculiaritàprofessionali, dallepropriepassioni

e aspettative. Da questa seria e sincera auto analisi, si

struttura il ‘contenitore’ dove mettere tutto a frutto”

.

PAROLE D’ORDINE: SANI E COMODI

DA CONSUMARE

Una recente ricerca di un altro rilevante analista di

mercato quale

TradeLab

conferma che l’ibridazione

cresce a patto che le offerte integrate siano

effetti-

vamente complementari e artigianali

. In parallelo

cresce però anche la cosiddetta

“specializzazione

hard”

, cioè super-mirata su segmenti di prodotto o

nicchie di clienti, per rispondere ai bisogni del consu-

matore più evoluto e riposizionarsi in un mercato con

una crescente concorrenza.

Lo studio riconferma anche

due tendenze

già note. La

10

Mixer

/ MARZO 2017

Osservatorio Host

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