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SETTEMBRE/OTTOBRE 2015
MADE IN ITALY
Ma quali sono i driver del made in Italy?
Dalla ricerca è emerso che per i naviganti (sia italiani
che stranieri) le principali leve d’acquisto sono:
Stile, Design, Eleganza, Gusto
16,09 %
Immagine, Fama, Prestigio, Esclusività
15,39 %
Qualità, Cura, Contenuti
15,07 %
Pregio, Valore
14,47 %
Unicità, Originalità, Diversità
13,83 %
Ingenio, Genio, Geniale, Genialità, Creatività
13,21 %
Specializzazione, Differenziazione
12,69 %
Arte, Artistico
12,50 %
Tradizione, Storia, Cultura
12,46 %
Tali cluster hanno tra loro differenze percentuali in
termini di citazioni abbastanza esigue (3,63% tra il pri-
mo ed il nono cluster) a riprova che il Made in Italy è
un concept il più possibile trasversale alle differenti
categorie di prodotto.
Va comunque segnalato che a parte il cluster “Arte,
Artistico“ dove sarebbe forzato fare rientrare il Cibo ita-
liano, in ogni altro cluster vi è almeno una leva attinente
anche al Cibo e alla Cucina italiani: gusto, esclusività,
qualità, cura, pregio (prelibatezza), valore, unicità, ori-
ginalità, diversità, fantasia, creatività, specializzazione,
differenziazione, tradizione.
Note riguardanti il web
.
Per quanto concerne il Made in Italy in generale i tedeschi
hanno la maggior percentuale (36,81%) di pareri lasciati dagli
influencer, seguiti dagli italiani (34,12%), quindi terzi sono i
francesi (27,03%), seguono gli inglesi (26,37%) e chiudono gli
spagnoli (23,54%).
Ricordiamo che con influencer indichiamo quei netsurfer che
sono ritenuti dagli altri naviganti fonte attendibile nell’oltre 80%
dei casi, sono coloro che fanno proseliti e che la media di in-
fluencer nel web è pari al 20%.
Per quanto riguarda il Cibo e la Cucina italiani la media degli
influencer per ciascuna lingua non si scosta ma è leggermete
superiore, a conferma che l’Italian Food connota il Made in
Italy: tedeschi (38,11%), italiani 36,88%, francesi 29,71%, inglesi
(27,45%), spagnoli (25,64%). Percentuali così elevate di influencer
rispetto alla media web (nel caso di tedeschi e italiani quasi il
doppio) sono indicative di pareri lasciati da esperti, intenditori,
amatori, in altre parole “buongustai”.
Per quanto riguarda gli ambienti web, italiani e tedeschi scri-
vono di Made in Italy principalmente in Blog e Forum, circa
il 70% dei pareri intercettati, in francesi in maniera uniforme-
mente distribuita tra Social, Blog e Forum, inglesi e spagnoli
prediligono i Social.
Quando gli internauti scrivono di Cibo e Cucina italiani le per-
centuali di utilizzo di Blog e Forum aumentano in tutte le lingue:
i tedeschi sfiorano l’80% e la percentuale per inglese e spagnoli
si attesta intorno al 50%.
Ricordiamo che quando il dibattito su un dato argomento si
svolge maggiormente nei Social Media, l’argomento è trattato
in maniera generalista; se il dibattito si volge maggiormente in
Blog e Forum l’argomento è trattato in maniera specifica, con
maggiore competenza. Se analizziamo la distribuzione seme-
strale dei pareri riguardanti il Made in Italy notiamo dei picchi
durante i periodi estivi ma a crescere non sono solo i cluster
“Turismo” e “Arte Natura”, bensì tutti i 12 cluster che connotano
il Made in Italy, quindi anche Cibo e Cucina italiani. L’esperienza
(positiva!) del Made in Italy e di Cibo e Cucina italiani attiva il
tam – tam della rete.
Metodologia
Abbiamo analizzato 7.587.762 pareri riguardanti il Made in Italy
scritti in lingua italiana, inglese, spagnola, francese e tedesca
lasciati nel web nei 36 mesi compresi tra il 1° Aprile 2012 ed
il 31 Marzo 2015.
Per scelta metodologica abbiamo indagato solo Social Media,
Blog e Forum tralasciando siti proprietary, news, stampa spe-
cializzata e non, ovvero ogni fonte non contenesse giudizi scritti
liberamente da privati. Precisiamo che quando nel presente
articolo utilizziamo il temine “inglesi” ci riferiamo a “i giudizi
di coloro che si sono espressi in inglese”, poiché tali giudizi non
provengono ovviamente solo da cittadini inglesi.
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