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SETTEMBRE/OTTOBRE 2015
i
n un contesto cruciale per i consumi ali-
mentari delle famiglie italiane, emerge, nel
settore vino la forza di traino della Gdo, che
commercializza ben il 63% del prodotto, con
517 mln di litri di vino per un valore di 1 miliardo e
mezzo di euro (ci riferiamo ai dati per il 2014 di Sym-
phonyIRI Group, in uno studio inedito finalizzato al
posizionamento nella Gdo del Trentodoc (promosso
dal Consorzio Trentodoc). Anche all’interno di questo
canale si registra una sensibile flessione in volume del
6,5 %, rispetto all’anno precedente che si accompagna
ad un decremento rispetto al 2012 a volume del 2,9%
e a valore del 2,2%. Per quanto riguarda gli spuman-
ti,
l’andamento delle vendite in GDO testimonia la
crescita dei vini spumanti secchi metodo Charmat
o tradizionale italiano (Martinotti),
passati dai qua-
si 107 mln di euro del 2008 ai 140 del 2012, in totale
controtendenza rispetto alla crisi. In questo ambito
si
registra il trionfo del Prosecco,
elaborato appunto con
metodo Charmat. Relativamente al Prosecco Valdobbia-
dene Conegliano Docg nel corso del 2013 (secondo dati
del Consorzio), la Gdo si è ulteriormente consolidata
come canale di riferimento, con un valore stimato pari a
68,9 mln di euro, a cui è corrisposto un volume di 14,9
mln di bottiglie (4,63 euro a bottiglia). Il Prosecco Doc
(secondo dati recentissimi del suo Consorzio), vede le
vendite aumentate nei primi sei mesi del 2015 rispetto
Il prosecco?
Piace perché
è chic
SPUMANTI
al 2014 in volume del +14,8% con 11,4
mln di bottiglie e in valore del +11,7%
con 48,4 mln di euro.
“Levenditedispumante–spiega
PietroRoc-
chelli
, partner studio Maurizio Rocchelli
(Milano) - già da tempo stanno registrando
risultatisemprepositivi.Afarladapadroneè
il Prosecco, che corrisponde all’identikit del
vino oggi maggiormente richiesto: piace, è
chic e non impegna. Ma si accodano anche
i ‘me too’, non sono Prosecco ma servono
allo stesso uso e costano uguale. A faticare
sullo scaffale sono i metodi classici e, in
particolare,ilFranciacortaeccezionfattaper
i marchi riconosciuti. La ragione è il prezzo:
il metodo classico (ad es. un Franciacorta
Docg) costa più del doppio di un charmat
(ad es. un Prosecco Docg). Il timore è
che a faticare sull’affollatissimo scaffale
dedicato ai Prosecchi in Gdo saranno
proprio i Prosecchi. La causa è il numero
aumentato delle referenze.
L’ANDAMENTO DELLE VENDITE IN GDO
TESTIMONIA LA CRESCITA DEI VINI
SPUMANTI SECCHI METODO CHARMAT
O TRADIZIONALE ITALIANO
di Guido Montaldo @Gwy_montaldo
517 mln
I LITRI DI VINO
COMMERCIALIZZATI
DALLA GDO