arredamento
17 Gennaio 2018Locali di grande estetica e tendenza, comodità delle sedute, luci d’atmosfera, tecnologia in cucina e magari anche nei menu. Sono questi gli aspetti a cui guardano i proprietari dei locali pubblici di oggi, che siano ristoranti o bar, trascurando però spesso e volentieri un aspetto fondamentale sia per il comfort sia per la salute: l’acustica.
L’impatto acustico è oggi un argomento di attualità ed è infatti quanto mai importante correggere sia il rumore che viene prodotto all’interno e che si diffonde all’esterno, come nei bar e nei locali ad esempio, sia quello prodotto all’interno e recepito dai fruitori del locale stesso, come nei ristoranti dove spesso il rimbombo inevitabile di piatti, voci, passi, telefoni, sedie che si spostano e così via può rendere poco gradevole la permanenza nella sala. Numerosi studi provano che la corretta acustica di un esercizio pubblico aumenta il numero di clienti, favorendone la frequentazione, il comfort e la permanenza, a beneficio chiaramente della redditività della propria attività.
Oltre a una corretta progettazione in caso di nuova costruzione, è possibile intervenire facilmente anche in locali già esistenti senza dover ricorrere a interventi di ristrutturazione. Tutto questo grazie alla gamma IsolSpace Style di Isolmant, che consente di correggere acusticamente gli ambienti grazie a un pannello in fibre di poliestere ISOLFIBTEC STL a densità differenziata lungo lo spessore studiato appositamente per ottenere elevate prestazioni fonoassorbenti mantenendo un basso spessore e un peso contenuto.
I pannelli della gamma IsolSpace sono interamente realizzati in ISOLFIBTEC, un tessile tecnico di poliestere riciclabile al 100% e proveniente esso stesso, per oltre il 70%, da materiale di riciclo post consumo. La fibra di poliestere utilizzata, appositamente brevettata secondo le sue caratteristiche di denaratura e di lunghezza, permette di realizzare pannelli leggeri e autoportanti, con elevate caratteristiche di fonoassorbimento. Inoltre la fibra di poliestere ISOLFIBTEC è totalmente atossica e anallergica; idrorepellente e imputrescibile, non rilascia polveri, ed è naturalmente inattaccabile da muffe, acari o batteri. In ultimo, ma non per ultimo, tutti i pannelli della gamma IsolSpace sono realizzati senza uso di collanti: si tratta di pannelli in cui le fibre sono termolegate, e che non presentano nella loro composizione leganti fenolici o con formaldeide.
La caratteristica del pannello, unica nel suo genere, è la variazione di densità lungo lo spessore: in questo modo si ottiene un pannello con caratteristiche di assorbimento superiori su tutte le frequenze rispetto a un pannello analogo a densità costante, con un miglioramento significativo in particolare delle frequenze medio alte, caratterizzanti la voce umana.
La gamma di IsolSpace Style è composta da tre prodotti. In particolare Style Original offre un ventaglio praticamente infinito di personalizzazioni, grazie al know-how, alla capacità di customizzazione e alla flessibilità produttiva di Isolmant. Style Original può essere personalizzato sia nel colore della fibra (a scelta bianca o nera) sia sulla superficie a vista con stampe, foto (proprie o da catalogo) e tinte unite (tutti i colori Pantone), ed è disponibile sia nei formati standard (rettangolari e circolari) sia in formati fuori standard completamente taylor made.
I pezzi speciali possono contenere addirittura elementi di illuminazione: questo perché la produzione è artigianale e 100% made in Italy.
Completano la gamma anche Style Black&White, disponibile nei colori bianco e nero, anche in questo caso sia nei formati standard (rettangolari e circolari) sia in formati personalizzabili, e Style Collection, con finiture superficiali già stampate che danno origine a vere e proprie collezioni di moda, secondo le tendenze del design del momento, disponibile solo nei formati standard rettangolari e su fibra bianca.
Anche l’applicazione di IsolSpace Style è studiata per garantire la massima facilità e il minimo tempo necessario. La modalità di posa più adeguata può dipendere da diversi fattori, primo fra tutti la superficie a disposizione all’interno dello spazio che deve essere corretto acusticamente, ma anche la dimensione del pannello, l’aspetto estetico e il risultato acustico atteso. Tre le opzioni di posa:
• a velcro(parete), una modalità semplice e veloce che permette anche la rimozione e il riposizionamento del pannello
• a cornice (parete), grazie a una cornice in alluminio, il pannello viene appeso proprio come un quadro
• a colla (parete e soffitto), utilizzando una colla a base di gesso che consentirà un’adesione permanente tra il supporto e il pannello. In questo caso, chiaramente, il pannello non sarà più riposizionabile
• in sospensione (a isola o a baffle), utilizzando sistemi di pendinatura inseriti nella gamma di accessori IsolSpace.
La normativa
Il fenomeno della riverberazione descrive l’aumento del livello sonoro in un ambiente chiuso, dovuto al fatto che le onde sonore prodotte da una sorgente interna si riflettono sulle superfici che delimitano l’ambiente creando una sorta di “coda sonora” rispetto all’onda originale. Non tutte le superfici riflettono le onde sonore allo stesso modo: una vetrata, ad esempio, è più riflettente rispetto a una parete intonacata. E a chi si trova nell’ambiente giungono sia il suono diretto, emesso dalla sorgente, sia in istanti successivi i suoni riflessi che vengono percepiti come un “riverbero”, un suono continuo o “rumore di fondo” dell’ambiente. Questo fenomeno, detto “riverberazione”, è percepito come disturbante e fastidioso nella quasi totalità degli ambienti. Per ambienti di utilizzo comune, quindi relativamente piccoli e regolari, il descrittore fisico principale è il tempo di riverberazione T60 (sec) che viene preso in considerazione per una corretta progettazione acustica in funzione della destinazione d’uso dell’ambiente stesso.
La norma di riferimento è la UNI EN ISO 12354, un documento stilato dalla commissione “Acustica e vibrazioni” - per la precisione il GL “Acustica in edilizia” - che entra nel dettaglio della propagazione del rumore tra gli ambienti e del suo passaggio dall’interno all’esterno.
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A cura di Matteo Cioffi
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