arredamento
11 Dicembre 2013L'acustica è uno dei fattori sui quali il ristorante spesso pone scarsa attenzione. Ma se il cliente non si trova a suo agio non ritorna, e anche un buon isolamento acustico è fonte di soddisfazione
Riduzione della produttività da parte del personale, disaffezione, stress e in generale fastidio da parte dell’utenza sono causati anche da un eccesso di rumore e di confusione, creando quindi una diminuzione generale del comfort percepito.
Più spesso di quanto si creda, un intervento di correzione acustica può migliorare in maniera sostanziale la vivibilità di un ambiente chiuso, trasformandolo in un luogo estremamente confortevole da questo punto di vista. Spesso la problematica del rumore viene trascurata o male valutata in fase di progetto e quindi si è obbligati ad intervenire in una seconda fase rischiando di dover arrivare a compromessi formali o funzionali.
LA TECNICA E L’ESTETICA
[caption id="attachment_16084" align="alignright" width="300"] Il Ristorante Caffetteria Un Posto a Milano[/caption]
La corretta insonorizzazione di un locale pubblico ha come effetto quello di aumentare il numero di clienti, favorendone la frequentazione, il comfort e la permanenza, a tutto beneficio della redditività.
Un locale spazioso con pareti e soffitti completamente lisci rischia di diventare una scatola di riverbero acustico insostenibile; possiamo paragonarla ad una stanza piena di specchi che rifrange la luce in tante direzioni, così avviene anche per il suono. Più un locale è riverberante più si ha l’effetto del rimbombo dei rumori (voci, piatti, passi,ecc..)
Gli interventi di ripristino del comfort acustico possono essere eseguiti su queste superfici con controsoffitti o arredi fono assorbenti ed è consigliato chiedere un intervento “su misura” con sopralluoghi e uno studio dedicato specifico.
I sistemi fonoassorbenti un tempo erano esteticamente brutti e poco gradevoli e si attestavano come elementi tecnici da mascherare con contro pareti o da integrare nell’arredo in modo da non essere elementi impattanti.
Oggi invece le aziende propongono soluzioni differenti, anche esteticamente valide, progettando elementi di arredo con una propria identità estetica, trasformando quello che un tempo era solo un materiale da inserire all’interno della scatola architettonica in oggetto di design.
Forme, colori e funzioni diverse fra cui scegliere, ecco alcuni esempi: tendaggi, tappetti, rivestimenti a parete o a soffitto, controsoffitti e contropareti, elementi singoli a parete, a soffitto e self-standing, elementi da appendere 3D.
PANNELLI MULTIFUNZIONE
Un Posto a Milano il ristorante caffetteria all’interno di Cascina Cuccagna, risolve il problema acustico in maniera interessante e differente. L’intervento di miglioramento acustico è stato fatto una volta realizzato il locale, quindi l’innesto di pannelli fonoassorbenti poteva risultare complesso anche dal punto di vista estetico.
Alla natura storica e conservativa dell’intervento architettonico su tutta l’area della Cascina, si sarebbe dovuta integrare un linguaggio d’interior per il nuovo intervento.
Luca Mercatelli trova nei pannelli Eraclit l’occasione per decorare e risolvere senza stravolgere le scelte di naturalità che caratterizzano tutto il progetto complessivo.
Questi pannelli sono costituiti da lana di legno mineralizzata con magnesite che garantiscono qualità termofonoisolante e fonoassorbente. La caratteristica tecnica ma anche estetica è proprio la superficie a vista a fibra sottile chiamata: “a grana acustica” che rende il pannello naturale e decorativo. Inoltre mantiene i valori di Cascina Cuccagna rispettando l’ambiente, infatti i pannelli Eraclit non contengono sostanze nocive.
A catalogo potrete trovare differenti colorazioni da poter utilizzare e a richiesta si possono realizzare in qualsiasi tonalità.
La decorazione dei pannelli è stata fatta personalizzare dall’azienda ricreando un effetto geometrico. Le tinte scelte sono simili a quelle dei legni e dei colori delle finiture degli arredi esistenti nel ristorante.
Gli azzurri richiamano il laminato delle vecchie sedie, il colore naturale del pannello, quelli dei tavoli e alcuni dettagli come le tonalità calde degli aranci e dei rossi. I pannelli sono stati appesi e uniti tra di loro tramite morsetti di plastica e a soffitto tramite guide estruse in ferro. In alcuni casi sono usati come quinte divisorie ed in altri casi inseriti a parete come pannelli decorativi. Verso l’ingresso, invece, vengono utilizzati come supporto per la comunicazione interna e per l’offerta gastronomica. L’utilizzo di questi pannelli è decisamente multifunzionale. Come una tessera di mosaico il pannello si reinterpreta acquistando funzionalità differenti: decora con i colori, assorbe i rumori migliorando il comfort generale e viene utilizzato per comunicare le offerte del giorno!
GIARDINO VERTICALE
[caption id="attachment_16069" align="aligncenter" width="576"] Da Pane e Acqua i materiali fonoassorbenti hanno forme originali e inaspettate[/caption]
Progettato dall’Arch Paola Navone il ristorante Pane e acqua a Milano è un caso unico di come la creatività del progettista e la capacità tecnica del consulente riescano a trovare soluzione innovative. I materiali fono assorbenti si trasformano, nascondendosi agli occhi dei più, prendendo forme completamente inaspettate. Il Ristorante Pane e Acqua nasce dall’idea di Rossana Orlandi di creare un posto di ristorazione e di incontro adiacente la sua galleria , così nasce nel 2007 il locale che trasforma una vecchia Tabaccheria di via Matteo Bandello in uno spazio di design con alcuni dettagli storici della struttura lasciati vivere insieme ai nuovi arredi che ruotano e che possono essere acquistati in galleria. Il risultato è un piccolo bistrot di 35 mq coperti, che re-interpreta con creatività la ricerca di riferimenti ibridi tra tradizione e modernità. I molti dettagli tra oggettistica, arredamento design e pezzi d’arte creano un luogo narrante fatto di micro scenari che si alternano tra i tavoli e le specialità gastronomiche offerte.
Dal 2008 Rossana Orlandi ha passato la gestione allo chef piemontese Francesco Passalacqua che propone una cucina creativa interessante.
Il primo intervento di correzione acustica prevedeva grandi foglie verdi applicate alla parete con una doppia funzione: una decorativa e l’altra fonoassorbente. Il materiale utilizzato sagomato e colorato applicato al muro è un’efficace soluzione per ammortizzare il rimbombo del locale oltre che ad essere un elemento moderno che richiama un piccolo giardino verticale interno. L’arte e il design sono il linguaggio sofisticato scelto per l’arredo di questo locale come la soluzione per l’isolamento acustico. Il secondo intervento è stato quello di sostituire alle grandi foglie una superficie formata da poliuretano espanso colorato a lamelle rotonde con nuances di colori della terra dai verdi oliva ai marroni del sottobosco. L’interveto mantiene il carattere innovativo di trasformare un materiale tecnico in una realizzazione artistica. Il poliuretano espanso utilizzato in maniera non consona e colorato diventa una soluzione unica e tecnicamente molto valida assorbendo il rumore e aumentando il comfort del ristorante in coerenza con il locale.
L’altro intervento è ancora più nascosto: dal soffitto pendono grandi tovaglioli bianchi arrotolati che creano un’installazione scenografica molto interessante. Ad una prima analisi sembrerebbe una scelta puramente decorativa che richiama l’ambiente della tavola. In verità al loro interno i grandi tovaglioli nascondono un materiale fonoassorbente bianco che viene completamente mimetizzato e scompare all’interno dei coni formati dal tessuto.
Consuelo Redaelli, titolare dello studio Toolskit di Milano, è specializzata in progettazione d’interni per bar, ristoranti, mense aziendali, stand, allestimenti temporanei fieristici, chioschi e isole tipiche e di progetti di comunicazione a 360° e di eventi, realizzati chiavi in mano.
È anche docente presso all’Istituto Europeo di Design Milano IED nel corso di tesi di interior design. toolskit.it
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