bevande
16 Aprile 2020Il canale Ho.re.ca. sta subendo importanti contraccolpi legati alla chiusura dei canali di consumo fuoricasa (bar, ristoranti, pizzerie) a causa dell’emergenza Covid-19 sia sul mercato interno che su quelli esteri. Anicav, l’Associazione Nazionale Industriali Conserve Alimentari Vegetali, in particolare nel settore del pomodoro e dei suoi derivati, sta di conseguenza registrando importanti cali di fatturato tra le aziende associate specializzate nella produzione di beni destinati a questo segmento.
Le prospettive nel medio lungo periodo, inoltre, sono tutt’altro che positive tenuto conto che, anche al termine della fase emergenziale, continueranno a permanere grandi difficoltà sia per la lenta ripresa dei consumi e del turismo sia per le implicazioni legate al conseguente impatto negativo sui parametri economici e finanziari delle imprese utili allo loro valutazione (es. accesso al credito).
Diventa dunque assolutamente necessario sviluppare azioni concrete finalizzate al sostegno e al rilancio di questo comparto che attualmente versa in una situazione molto critica.
“Condividiamo completamente le preoccupazioni recentemente espresse dalla Fipe, la federazione dei pubblici esercizi – dice Giovanni de Angelis, Direttore Generale di Anicav – e siamo pronti a dare tutto il nostro supporto. Il fuori casa è un settore chiave per le imprese associate e rappresenta la principale leva di accesso dei nostri prodotti sui mercati esteri. La situazione è particolarmente critica e chiediamo al Governo di istituire un tavolo ministeriale con la partecipazione delle rappresentanze dei pubblici esercizi e dell’intera filiera legata alla ristorazione per monitorare la situazione e individuare tutte le misure utili al rilancio del settore”.
“Come industria alimentare – continua De Angelis – abbiamo richiesto azioni immediate dirette a semplificazioni amministrative (in termini, ad esempio di autorizzazioni) sull’intero territorio nazionale in modo da consentire ai ristoranti di rimanere aperti solo per l’asporto o il take away, garantendo ovviamente tutte le necessarie misure di sicurezza; un supporto agli esercizi che decidono di fare delivery anche attraverso lo studio di specifiche forme d’incentivazioni”.
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A cura di Matteo Cioffi
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