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25 Maggio 2015Rivive la viticoltura della Serenissima. Per tutta la durata di Expo 2015, il Consorzio Vini Venezia contribuirà a riaprire le porte dell’antico Brolo di Cannaregio, regalando ai turisti di tutto il mondo la possibilità di vedere uno dei più antichi giardini di Venezia. E’ proprio qui, nell’orto giardino del Convento dei Carmelitani Scalzi, risalente alla metà del Seicento, che il consorzio ha fatto rivivere le antiche viti della Serenissima, in un vigneto ottenuto dal materiale genetico prelevato e riprodotto dalle varietà presenti da centinaia di anni all'interno della laguna di Venezia.
Sarà l’effetto Expo, sarà una ripresa di coscienza del valore del marketing della storia da parte dei vignaioli italiani, dopo la Malvasia di Leonardo da Vinci, tocca oggi agli antichi vini prodotti nei secoli a Venezia, che in pochi sanno, ha ancora resti di antichi vigneti in produzione (si aggiungono a quelli della Dorona del progetto di “archeo-enologia” della griffe veneta Bisol).
Grazie al progetto di mappatura delle antiche viti di Venezia, voluto dal Consorzio Vini Venezia, effettuato in sinergia con le università di Berlino, Padova e Milano ed enti come il CRA-Vit di Conegliano, la viticoltura della Serenissima rivive all’interno del convento dei Carmelitani Scalzi. I due vigneti sperimentali, quello di Torcello e quello sorto all’interno dello storico convento, sono stati realizzati con l’intento di salvaguardare la biodiversità del patrimonio viticolo lagunare. Creati utilizzando alcune varietà presenti da centinaia di anni all’interno della laguna di Venezia.
Il progetto è stato approvato anche dal Comitato Venice to Expo 2015, che ne ha riconosciuto la grande valenza culturale e ne ha colto le potenzialità in fatto di turismo alternativo. La Camera di Commercio di Venezia ha finanziato la produzione di materiale informativo e di una nuova guida alla chiesa e al brolo che saranno di supporto alle visite guidate che il Consorzio Vini Venezia e Venezia Wine and Food organizzeranno in occasione di EXPO 2015.
Guido Montaldo. Giornalista, storico, esperto in comunicazione del vino. redazione@ilbuonodellavita.com
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A cura di Matteo Cioffi
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