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21 Dicembre 2022Ogni caffè Costadoro racconta la storia di un viaggio che parte da lontano e si conclude all’interno della tazzina. In questo caso il protagonista della storia non è il caffè ma due persone che ne hanno respirato il profumo fin dalla loro infanzia: i fratelli Umberto e Carlotta Trombetta, cresciuti nell’azienda di famiglia Costadoro in cui ricoprono i ruoli rispettivamente di Head of Commodity Research & Sustainability e di Head of Quality & Welfare.
Da oggi però sono anche dei Q-Grader, gli unici fratelli in Italia. Sono 7000 nel mondo e 48 in Italia, di cui soltanto 11 sono donne. Carlotta con i suoi 25 anni è la più giovane nel nostro Paese ad aver ottenuto questo importante riconoscimento. Insieme a Umberto sono i primi della famiglia a poter vantare questo riconoscimento.
Si tratta di un programma ideato dal Coffee Quality Institute e rivolto ai professionisti del settore che vengono accreditati solo se in possesso di un percorso formativo importante. Dopo diverse prove di carattere pratico e teorico si passa alla fase di degustazione e di test sensoriali: un vero tour de force di 6 giorni con un totale di 20 esami per ottenere una certificazione di altissimo livello che riconosce il possesso di competenze e conoscenze sull’universo del caffè.
A cosa serve avere questa certificazione? Spiega Umberto Trombetta: “Oltre che essere un valore aggiunto per il know-how dell’azienda che rappresentiamo è indubbiamente un vantaggio professionale poter comunicare in maniera univoca con tutti gli attori della filiera del caffè”. Continua Carlotta: “Serve un linguaggio universalmente condiviso per capirsi e per poter dare dei feedback a produttori di tutto il mondo i cui caffè vengono testati alla cieca da noi Q-Grader”.
La filosofia che anima il lavoro dei Q-Grader è “Better coffee, better life”, dove l’obiettivo è quello di migliorare il caffè e allo stesso tempo la vita di coloro che lo producono. La mission di Carlotta e Umberto è duplice: interfacciarsi sempre di più con la community di riferimento, viaggiare e avvicinarsi alle origini del caffè e al contempo fare un lavoro di divulgazione per elevare il caffè a bevanda speciale, come merita di essere percepito dal consumatore finale.
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A cura di Matteo Cioffi
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