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27 Giugno 2017Elisa Favaron del Palazzo delle Misture di Bassano del Grappa con la sua polibibita “La sfacciata” si è aggiudicata il 26 giugno a Torino il titolo di Miscelatore Futurista Record Nazionale 2017.
Nel corso della finale della competizione dedicata alla miscelazione futurista e organizzata dalla casa astigiana Giulio Cocchi in collaborazione con altre case storiche della liquoristica nazionale (Alpestre, Campari, Fabbri, Luxardo, Nardini, Strega, Tassoni e da quest’anno Vecchia Romagna), sono state assegnate anche delle menzioni speciali. Menzione speciale Giulio Cocchi a Luca Menegazzo dell’Estremadura Café di Verbania per la sua polibibita “Il volo sul Verbano”; menzione speciale Strega a Valerio Trentani del Mandarin Oriental di Milano per la sua polibibita “Tuttoilcontrario”; menzione speciale Fabbri a Salvatore Vita de L’Osteria La Carbonara di Roma per la sua polibibita “Litalica transitoria”; menzione speciale Vecchia Romagna per Giacomo Sai del Mor Cocktail Bar di Trieste per la sua polibibita “12.1”.
“Questa competizione rappresenta una grande occasione per far tornare i fasti dello stile di miscelazione tutto italiano ideato dai futuristi - commenta Roberto Bava, a.d. di Cocchi che ha ideato l’evento -. Oggi i giovani stanno riscoprendo questo stile e usano prodotti tutti italiani, prodotti storici come vino, grappa, vermouth. La polibibita vincitrice – continua Bava - rappresenta a pieno il futuro della miscelazione futurista, l’applicazione ai giorni nostri dei canoni di questo stile di miscelazione. Questo era l’intento dell’edizione 2017 della competizione e siamo soddisfatti di aver ricevuto candidature da tanti miscelatori e miscelatrici giovani, preparati, sensibili e creativi”.
[caption id="attachment_127256" align="alignleft" width="300"] I finalisti[/caption]
Insieme con Roberto Bava sedevano in giuria quest’anno Fulvio Piccinino, esperto di miscelazione futurista e autore dell’omonimo libro edito da CocchiBooks, Mauro Mahjoub, il "Re del Negroni" da Monaco di Baviera, Leonardo Leuci, bartender e fondatore del Jerry Thomas Speakeasy di Roma e la giornalista Rossella De Stefano. I concorrenti erano arrivati da ogni parte d’Italia per contendersi il titolo: ognuno con la sua polibibita, frutto di accurate ricerche e attenti studi sullo stile dei futuristi. Neo polibibite sono adesso disponibili anche grazie agli altri finalisti: "Rinascita serenissima" proposta da Carlo Barison, de La Duchessa di Spinea, "SelosapesseMarinetti" proposta da Luca Del Prete, del Fabric di Portici, "Col’azione" proposta da Valerio Dussich , del Caffè Vittorio Emanuele di Bologna; "Mamma ho steso il bucato" proposta da Marco Fedele, del Duke’s di Roma; "Infodieta" proposta da Nicola Mancinone, de Il Confessionale Mix Bar di Asti; "Ferie di fretta" proposta da Alessandro Tenconi, del Punch di Lora. A questo link le ricette delle polibibite.
LA POLIBIBITA VINCITRICE: “LA SFACCIATA” – Un polso di Riserva Nardini 40° (25ml); un polso di Sangue Morlacco (25ml); un polso di Barolo Chinato Cocchi (30ml); Meringa Italiana; Ciliegia Fabbri; colorante alimentare nero. “La complessità del drink – spiega Favaron - rispecchia la donna futurista che deve riuscire a “trovare un nuovo equilibrio, a metà strada tra Maschilie e Femminile e una nuova armonia fra Corpo e Anima”, come indicava Enif Robert nel 1919”.
LA MISCELAZIONE FUTURISTA - Negli anni venti e trenta, grazie agli artisti aderenti al Futurismo, furono create le miscele più originali nella storia dei cocktail sia nella proposta sia nello studio degli abbinamenti, nel tentativo rivoluzionario di stravolgerne le regole, utilizzando quasi esclusivamente prodotti nazionali, in particolar modo vermouth, grappa e liquori del territorio. Le polibibite (nome autarchico italiano in sostituzione dell’anglofono cocktail) furono ideate nell’ottica di essere funzionali all’azione da intraprendere dopo la bevuta. Per questo motivo la carica alcolica della bevanda aumentava a seconda della difficoltà dell’azione. Decorazioni e abbinamenti divennero parte integrante delle bevande, facendo divenire così le polibibite delle autentiche e provocative opere d’arte temporanee. Tra gli artisti che si cimentarono nella creazione di polibibite Filippo Tommaso Marinetti, Fillia, Enrico Prampolini, Cinzio Barosi, Angelo Giachino, Paolo Alcide Saladin, Fortunato Depero e il dottor Vernazza. Qui il neomanifesto della miscelazione futurista.
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A cura di Matteo Cioffi
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