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25 Novembre 2022«BolognaFiere ha deciso di investire in questa manifestazione, dando la possibilità a centinaia di aziende di condividere problematiche comuni e trovare risposte univoche. Il cambiamento climatico è un’urgenza per i vignaioli vista anche l’estate appena trascorsa. E poi ci sono le sfide condivise, come quella della crescita che sta vivendo il vino biologico e che è la risposta agli attacchi alla fertilità del suolo e alla salubrità della pianta.
Dall’altro lato, Slow Wine Fair è l’unica fiera che si distingue per la presenza di una Commissione di assaggio, che selezionerà le cantine in catalogo affinché buyer italiani e stranieri possano trovare aziende che corrispondano realmente ai tre aggettivi con cui Slow Food connota la qualità: buono, pulito e giusto» commenta Giancarlo Gariglio, coordinatore della Slow Wine Coalition e curatore della guida Slow Wine.
«Le ultime annate del vino ci insegnano che in futuro sarà sempre più difficile per i nostri produttori contrastare la siccità, in alcuni casi estrema come nel 2022. Nel Sud Italia le temperature hanno raggiunto valori da record che hanno messo a dura prova produttori grandi e piccoli con precipitazioni che hanno fatto registrare quasi il 50% in meno. Ma contrastare la siccità significa agire sulla crisi climatica, cambiare l’attuale modello agricolo da intensivo in agroecologico e seguire la natura» sottolinea Federico Varazi, vicepresidente di Slow Food Italia.
Il programma
«Tra le conferme in calendario, le masterclass, le conferenze, gli appuntamenti in Arena e ovviamente le degustazioni del banco di assaggio. La fiera ha una forte connotazione B2B e si rivolge principalmente a un pubblico professionale horeca e della Gdo, mentre all’apertura al pubblico di appassionati è dedicata la domenica pomeriggio. Anche nell’allestimento il visitatore potrà sviluppare un percorso omogeneo grazie a un layout fatto di spazi uguali per tutti gli espositori, organizzati in isole territoriali sia per le cantine italiane che per le straniere.
Numerose, poi, le novità che Slow Wine Fair 2023 ha in serbo per il proprio pubblico. La prima consiste nell’allargamento della platea degli operatori coinvolti, che comprenderanno anche i produttori di soluzioni tecnologiche innovative, impianti, attrezzature e servizi connessi alla filiera del vino, i veri partner della sostenibilità. La seconda new entry riguarda, invece, l’universo delle bevande spiritose, dei distillati, degli amari, dei liquori e molto altro» sottolinea Luisa Bersanetti, Exhibition manager di Slow Wine Fair, BolognaFiere Spa.
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A cura di Rossella De Stefano
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