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12 Settembre 2023Si è chiusa con la proclamazione dei vincitori dei Gin Awards l’undicesima edizione di theGINday, l’evento italiano dedicato al mondo del gin che per due giorni ha animato il SuperStudio Più di Milano.
La grande novità dell’appuntamento organizzato e ideato da Luca Pirola, fondatore di Bartender.it, è stata proprio il debutto dei premi ai migliori gin, giudicati tra cinquanta referenze candidate e assaggiate secondo il metodo “blind test” da una giuria di esperti tra professionisti del settore beverage come bartender, sommelier, produttori, degustatori, giornalisti, designer, chef, influencer e talent food.
TUTTI I PREMI
Ad aggiudicarsi il titolo di Best Italian Gin è l’Elite di Gin Milano Elite, ispirato alla città di Milano, “un distillato di pregio che celebra eleganza e bellezza”. Sul podio, al secondo posto il Gin Tabar Bergamotto di Casoni Fabbricazioni Liquori, al terzo posto, il Maxi Milliian Gin di Maxi Millian.
Il Best International Gin incoronato dalla giuria è il Glendalough Wild Botanical Gin di Coca Cola HBC, “un gin straordinario realizzato con piante selvatiche raccolte nelle montagne intorno alla distilleria”. Al secondo posto Bareksten Botanical di Onesti Group, al terzo Fords Gin di Compagnia dei Caraibi.
Per il Best Idea/Concept, riconoscimento dedicato al servizio del gin, la medaglia d’oro è andata all’Enfleurage Gin di Enfleurage, giudicato “profumato, storico, artistico, in grado di raccontare e reinventare una fascinosa vicenda ottocentesca legata a Maria Luigia d’Austria”. Al secondo posto nella categoria il 585.5 Miles di Pedro Ferreira, sul podio anche Prebugin di Brainfusion.
Infine il Best Packaging è di Xamorfos di Distill Hub, il cui formato della bottiglia “non permette di applicare un’etichetta adesiva che non faccia le pieghe sul lato curvo: da cui la decisone di non incollarla e assicurarla con un paio di elastici di caucciù riciclato”. In seconda posizione Saigon Baigur di Compagnia dei Caraibi, in terza il Fabbri dry gin dell’omonima azienda.
“Emerge con grande evidenza la creatività italiana applicata alla produzione del gin" commenta Luca Pirola. "È un riscontro che si applica nella ricerca delle botaniche, nella loro lavorazione e nelle idee che stanno all’origine delle produzioni, raccontate in affascinanti storytelling. Ma c’è anche una grande attenzione al packaging, aspetto che abbiamo volutamente separato per valorizzare estro e genialità, tipiche del Made in Italy.
Per il mondo del bar e dell’ospitalità il prossimo appuntamento è già fissato dal 17 al 19 marzo 2024 con la terza edizione di Mixology Experience nei grandi spazi del SuperStudio Maxi di Milano in Famagosta.
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A cura di Matteo Cioffi
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