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18 Ottobre 2024

Bar Convent Berlin, si chiude l'edizione 2024 con oltre 15mila visitatori


Bar Convent Berlin, si chiude l'edizione 2024 con oltre 15mila visitatori


Con oltre 15mila visitatori professionali provenienti da 87 Paesi e più di 500 espositori e partner, anche quest'anno Bar Convent Berlin (dal 14 al 16 ottobre svoltosi presso Messe Berlin, con Mixer nel ruolo di media partner per l'Italia) ha riconfermato il suo peso nell'industria internazionale del bar & beverage, offrendo la cornice ideale per tre giorni di networking ed education ai massimi livelli.


L'IMPORTANZA DEL NETWORKING 

Al centro dell'attenzione di BCB c'è stato il networking tra produttori, proprietari di bar, bartender e distributori. A questo scopo è stata allestita una Matchmaking Lounge separata, che ha offerto le condizioni ideali per discussioni costruttive. Il tutto accompagnato dallo strumento dell’online “Matchmaking” che ha facilitato il networking e la pianificazione degli appuntamenti in loco. Espositori e visitatori hanno potuto cercare quindi i propri contatti ideali  prima del Salone e organizzare  incontri durante l'evento stesso. Nei tre giorni di fiera sono stati confermati 1566 incontri.

«Quest'anno, grazie allo strumento del Matchmaking, siamo riusciti a portare questo aspetto del nostro Salone a un livello superiore. Siamo lieti che sia andato così bene e che ci abbia permesso di aiutare ancora di più i nostri espositori e visitatori a creare contatti commerciali ideali in loco», ha detto in merito Petra Lassahn, direttrice di BCB.

IL RUOLO DELLA FORMAZIONE

Tra le novità dell'edizione 2024 anche il programma didattico, sinora il più vasto nella storia della fiera, arricchito da numerosi workshop interattivi. Gli esperti hanno offerto dibattiti di grande attualità, tavole rotonde, degustazioni e workshop pratici in sette aree didattiche. Il Workshop Stage, con le sue sessioni interattive e l'attenzione ai consigli pratici, ad esempio si è rivelato una vera calamita per i visitatori. Non è stato insolito vedere tanti operatori anche in piedi, come nel caso della sessione tenuta dal creatore di contenuti e fotografo di bevande americano Jordan Hughes.

«Il bartending non è solo teoria, per questo il nuovo Workshop Stage ha fornito innumerevoli elementi pratici, dalla guarnizione alla carbonazione, fino alla lavorazione del flair. Il programma di formazione ha ancora una volta consolidato il ruolo del BCB come evento imperdibile dell'anno» ha detto Angus Winchester, direttore della formazione di BCB.

A sottolineare l'importanza della formazione, soprattutto per le nuove generazioni, è stato anche Daniel Schöll, brand ambassador di House of Suntory, che ha dichiarato: «Per il prossimo anno, l'industria dovrebbe concentrarsi sull'aspetto educational del personale, facendo entrare nuovi addetti in questo settore perché abbiamo bisogno di giovani per dare anche un seguito a tutte le grandi leggende con cui lavoriamo oggi».

UNO SGUARDO ALLE TENDENZE FUTURE: AGAVI E NO/LOW

Anche quest'anno BCB ha offerto una panoramica completa dei più attuali sviluppi e delle tendenze che caratterizzeranno il mondo del bar nei prossimi anni, come l'agave: in degustazione c'erano circa 100 prodotti a base di tequila e mezcal. Gli espositori di distillati di agave sono stati accolti dall'ambasciata messicana alla vigilia di BCB per brindare ai tre giorni di successo in fiera. Un altro highlight di BCB è stato il bar “Low & No”, che si è affermato come punto di riferimento per le bevande innovative a basso contenuto di alcol e senza alcol. Il team “Amaro Bar” di Londra ha presentato una serie di creazioni ricche di sapore, dimostrando che è possibile bere bevande di alta qualità anche senza alcol.

«I grandi vincitori, anche su piccola scala, sono i vini a basso contenuto di alcol e quelli senza alcol. C'è uno spostamento dei consumi verso il consumo giornaliero, il consumo a cena e i bassi tenori alcolici. Per quanto ci riguarda, facciamo capo alla stessa investor house  di Undone, con un portafoglio di liquori premium e analcolici. È un settore molto eccitante, in rapida crescita e che sta ricevendo molta attenzione anche nel settore del commercio» ha detto Benedikt Fimpel, responsabile delle vendite all'estero di Thomas Henry. Oltre a Low & No, anche le alternative vegane sono state una tendenza in crescita alla fiera, come i sostituti vegani dell'albume d'uovo che permettono di non rinunciare a cocktail cremosi e saporiti senza ricorrere prodotti animali.

CRESCE L'INTERESSE PER IL VINO NEI BAR

Anche la Wine Workshop Area nel Palais di Messe Berlin è stata molto apprezzata dalla comunità dei bar, che per la prima volta aveva  posto il tema del vino al centro di BCB. I workshop organizzati da Kalk & Kegel e Johannes Schellhorn hanno registrato il tutto esaurito fino all'ultimo posto. «Siamo stati in grado di offrire ai bartender un grande valore aggiunto che non era ancora disponibile in questa forma a BCB. Il forte interesse e la risposta positiva dimostrano che c'è sicuramente bisogno di ulteriore formazione in questo settore e che il mondo dei bar è aperto al vino, soprattutto ai vini naturali» ha affermato Michael Pöcheim-Pech, esperto di vino ed editore di Kalk & Kegel.


L'AMBASCIATA BCB WHISK(E)Y

Nel pop-up bar della BCB Whisk(e)y Embassy, il team del Collab Bar di Amburgo, guidato da Chloé Merz, ha mostrato tutti i cocktail creativi e moderni che si possono creare con il distillato tradizionale, dimostrando ancora di più che il whisk(e)y è per tutti. L'area educativa è andata di pari passo con l'hotspot del bar, dove la OurWhisky Foundation ha creato un programma estremamente vario che ruotava intorno al tema del whisk(e)y.

IL RUOLO DELLE DONNE NELL'INDUSTRIA DEI BAR

In una delle sue sessioni alla BCB Whisk(e)y Embassy, Becky Paskin della OurWhisky Foundation ha illustrato come i pregiudizi inconsci alimentino il sessismo nell'industria del whisky e cosa si può fare per superarli. In una sessione sul main stage, i partecipanti hanno anche evidenziato le disuguaglianze che ancora esistono tra i generi. Nonostante la crescente presenza di donne in posizioni dirigenziali nella scena dei bar, esse spuntano  ancora molto meno dei loro colleghi maschi nelle trattative, con conseguenti salari più bassi, minori promozioni e mancate opportunità di avanzamento.

Il palco della DBU si è concentrato anche sulla situazione attuale e sui problemi che le donne devono affrontare nel settore dei bar. «C'è sicuramente ancora molto da fare, ma stiamo già assistendo a sviluppi positivi per le donne del settore. Tuttavia, è necessaria una migliore cooperazione per affrontare i problemi esistenti. Ecco perché la sensibilizzazione su questo tema è ancora estremamente importante», ha riassunto dopo la sessione Maren Meyer, presidente dell'Unione tedesca dei bartender.

Per il 2025 l'appuntamento è già fissato dal 6 all'8 ottobre 2025.

TAG: BAR CONVENT BERLIN,PETRA LASSAHN

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