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27 Novembre 2024Qualche giorno fa mi trovavo in quel di Milano come concorrente per la terza edizione di 1882 Maldon Salt Cocktail Contest e… ho vinto! La competizione è unica come il suo protagonista del resto, il sale Maldon, formato dai suoi cristalli dalla naturale forma piramidale ancora raccolti a mano dal 1882, distribuito in Italia dalla Montosco, l'azienda leader per le spezie in Italia. Partecipare a questa competizione era già una gioia, ma portare a casa il titolo è stato molto più di quanto potessi immaginare.
LA PREPARAZIONE E L'ATTESA
Quando ho saputo del concorso, ho capito subito che non sarebbe stato semplice. La prima fase della sfida consisteva nel ricreare il cocktail inedito tra due categorie: Grandi Classici o New Era cocktails. Ho optato per la prima con il drink venuto dal mare...il Gimlet. La leggenda, infatti, lo lega all'ufficiale medico Gimlette, imbarcato alla fine dell'ottocento sulle navi della marina militare britannica. Origini comuni con Maldon, sale marino che sorge nell' Essex in Gran Bretagna proprio in quel periodo.
L'idea era di proporre un drink originale, che non solo raccontasse una storia ma anche che esaltasse il gusto unico del sale Maldon. Ho passato settimane a provare combinazioni di sapori, affinando tecniche e perfezionando la presentazione. Alla fine, ho deciso di puntare su un cocktail chiamato "Maldon Gimlet N°3"... Ma perché proprio questo nome? Per Maldon Gimlet il motivo è evidente, ma il N°3? Semplice il sale era presentato in tre consistenze differenti e inoltre tre erano i sali scelti per il drink, insomma tre il numero ricorrente nel mio Gimlet!.
L'affumicato, sciolto e inserito in un cordiale d'agrumi fatto da me; il classico, in un'aria analcolica di sale Maldon e il terzo al peperoncino, nella sua forma naturale sopra al drink. Gli altri ingredienti? Un gin italiano e una spruzzata di essenza di fiori, guarnito da un corallo viola, il colore complementare al giallo del drink. Un gimlet da meditazione per far rilassare i nostri clienti durante la degustazione grazie anche al servizio a tema benessere. Tra l'altro nella simbologia dei colori e nel mondo yoga, il giallo trasmette entusiasmo, stimola la nostra mente e persino il terzo Chakra.
IL GIORNO DELLA GARA
Location elegante nel cuore di Milano, al Temakinho. Ore 9.30 registrazione alla gara, 16 semifinalisti divisi in due gruppi da 8, l’atmosfera era elettrica. Ed ecco il sorteggio per la prima categoria...numero 7! I bartender provenienti da tutta Italia si alternavano al bancone, ognuno con la propria visione e creatività. Arrivato il mio turno, ho sentito l’adrenalina salire e ho iniziato a preparare il mio drink, cercando di trasmettere la mia passione. Mentre raccontavo la storia dietro il mio cocktail, ho visto nei volti della giuria un misto di curiosità e apprezzamento, e ho pensato: «speriamo bene!». Giunti al termine della mattinata, il momento cruciale: l’annuncio dei due semifinalisti. «E daje!» come diciamo noi a Roma, hanno pronunciato il mio nome siamo in finale e tutti a pranzo. Ore 15.00 si riparte, ora tocca agli altri otto, attendiamo gli altri due semifinalisti.
ARRIVA LA SERA, È FINALE A QUATTRO
Ed ecco una scatola, è la mistery box. Apriamo e insieme al sale Maldon troviamo un foglio con le indicazioni... Creare un altro cocktail inedito con l'obbligo di usare almeno una referenza di sale Maldon e anche una di erbe e spezie della linea Montosco Bar Selection, tema "fusion" tra Brasile e Giappone in quindici minuti, ma prima l'estrazione per il turno d'uscita e questa volta esclamo: «sarò il primo!»...e si, indovinato numero 1. Via tutti in office a provare. Eccomi tocca a me con il mio secondo drink inedito "Maldon Spicy N°3".
Anche qui la scelta del nome Maldon Spicy è evidente ma il N°3 qui vuole indicare oltre i tre tipi di sale e le tre consistenze differenti utilizzati anche i tre prodotti in polvere della linea Bar Selection: limone, salvia e pomodoro. La ricetta: cachaça, un cordiale creato al momento (con agrumi, maracuja, liquore allo Yuzo e sale Maldon affumicato), addensante vegano,soda al pompelmo rosa, aria alle 3 polveri, crusta di sale Maldon verticale per creare anche una sensazione tattile al tocco e infine, spolverata di sale al peperoncino. Anche qui il servizio prevedeva un'interazione con il cliente con una serie di gadget per stimolare i cinque sensi, come la campana tibetana che suona a una certa frequenza.
ORE 19:30, L'ANNUNCIO: IL VINCITORE È GIAN MARIA CIARDULLI!
Ho provato un misto di incredulità, gioia e sollievo. Non dimenticherò mai il momento in cui ho sollevato il trofeo, circondato dagli applausi di colleghi e amici. Ora non vedo l’ora di vedere dove mi porterà questa vittoria. Non è solo un riconoscimento della mia abilità tecnica, ma una conferma che seguire il cuore e raccontare storie autentiche attraverso i drink può fare la differenza.
Per vincere però non basta studio e passione ma bisogna allenarsi a fare le gare, seguire il proprio istinto e soprattutto divertirsi. Inoltre ho imparato che ogni dettaglio, anche il più piccolo come un pizzico di sale, può trasformare un’idea in qualcosa di straordinario. Perciò più sale per tutti e credete nei vostri sogni!
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