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24 Settembre 2014Anche quest’anno Milano ha ospitato l’edizione italiana dei Best Italian Wine Awards, la classifica dei 50 migliori vini d’Italia nata da un’idea di Luca Gardini e Andrea Grignaffini che punta a dare visibilità alle eccellenze di settore in Italia e all’estero. Un evento che assume ancor più valore se inserito nel percorso di avvicinamento all’Expo Milano 2015, l’Esposizione Universale che dominerà le scene nell’anno a venire focalizzando l’attenzione dei media internazionali proprio sul tema dell’alimentazione e del cibo, raccontandone tecnologie, innovazione, cultura e tradizioni. Anche il Best Italian Wine Awards vuole provare a dare un suo contributo, come dichiara Luca Gardini: «Presentare all’estero le nostre eccellenze, forti della volontà di fare sistema e di mostrare coesione, diventa determinante, ora più che mai, per esprimere al meglio l’enorme potenziale che l’Italia può vantare e al quale sempre più Paesi stranieri guardano con interesse e ammirazione. Proprio per questo - prosegue Gardini - abbiamo scelto per il BIWA un titolo internazionale e di facile comprensione, con l’idea di creare un format di successo replicabile anche all’estero, periodicamente. L'edizione 2013 presentata a Londra e Città del Messico e, la 2012, a Bordeaux sono state un vero successo di critica e di pubblico che ha saputo esportare il Made In Italy del vino in chiave moderna ed esclusiva».
Lo scorso 22 settembre 2014, presso il Centro Congressi Fondazione Cariplo di Milano (via Romagnosi, 8) nel corso di un evento dedicato alla stampa e agli operatori del settore, sono state quindi premiate le etichette italiane selezionate insieme a un comitato tecnico composto da giornalisti, critici ed esperti internazionali. Duecentocinquanta fra le migliori etichette italiane sono state infatti degustate alla cieca, votate e classificate dalla giuria composta da Tim Atkin (Londra), Wine Writer tra i più premiati al mondo e Master of Wine con 25 anni di esperienza, Raoul Salama (Parigi), docente presso la facoltà di Enologia di Bordeaux, giornalista e degustatore professionale, Christy Canterbury (New York) giornalista e Master of Wine degli Stati Uniti, Daniele Cernilli, decano della degustazione e giornalista enogastronomico fra gli artefici del Gambero Rosso, Antonio Paolini, esperto di enogastronomia e di degustazione, firma su alcune fra le maggiori testate di settore e Pier Bergonzi, giornalista per La Gazzetta dello Sport e appassionato di enogastronomia, fondatore della rubrica “Gazza Golosa”.
Durante la serata sono stati assegnati anche gli Awards 2014, i premi speciali dedicati ai vini, alle aziende e alle persone che si sono distinte nel mondo vitivinicolo italiano.
La classifica
Gli Awards 2014
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