fiere
01 Ottobre 2012
Al culmine di due anni di preparazione solo 21 su 4.000 tra i migliori bartender europei sono arrivati a partecipare alla finale europea 2012 della Rose’s Cup, cocktail competition che si tiene ogni 2 anni e che si è svolta lo scorso 30 agosto a Copenhagen: 21 Bartender specializzati, estremamente ambiziosi e creativi si sono sfidati nell’atteso evento organizzato da Hans Just S.A., produttrice dei Rose’s Cordial Mixer. Tra questi anche il team italiano selezionato durante le due sessioni della Rose’s Cup, organizzata a giugno in Italia da Onesti Group S.p.A., distributore del marchio Rose’s per il mercato nazionale. Appartengono al team il barman Carlo Elia, vincitore della sessione romana e bartender del “Ritrovo la Dolce Vita” nella Capitale; Gerardo Callipo e Cristian Guitti - selezionati nelle due sessioni di Milano - entrambi barman al “Bitter Bar” di Firenze. Carlo Elia ha preparato il cocktail “Pua Lai”, a base di vodka, Coconut Rose’s, Lemon Rose’s, Grenadine Rose’s e ananas fresco che lo aveva portato a sbaragliare i 20 concorrenti della finale italiana di Roma. Cristian Guitti ha partecipato con “Green Hornet”, uno shake and strain preparato con vodka bianca, Sugar Cane Rose’s, succo di limone, centrifuga di sedano e top di ginger beer. Il collega Gerardo Callipo ha presentato “One night in Bangkok”: vodka bianca, Coconut Rose’s, succo di lime, centrifuga di carota e centrifuga di peperone giallo.
Sosteniamo il talento
La Rose’s Cup è stata concepita con l’ambizione di sostenere il talento e la creatività dell’elite del bartending a livello europeo. La giuria, composta da 12 tra i maggiori esperti di settore a livello internazionale, tra cui Steinar Jensen - mixologist e leader dalla European Bartending School, Ruedi Zotter - uno dei profili più riconosciuti nel bartending internazionale - e presieduta da Martin Bergquist della Swedish bartender Guild, ha giudicato il livello medio dei partecipanti e dei drink realizzati molto alto. Il titolo di vincitore assoluto è andato a Lisa Bergström, del team svedese, seguita dal nostro Cristian Guitti, che ha sfiorato il gradino più alto del podio per un soffio. Il suo “Green Hornet” è stato definito come “drink non convenzionale, dal gusto rinfrescante ed affascinante”.
All’international Rose’s Cup non sono stati premiati solo i migliori bartender, ma anche i tre migliori team nazionali i cui partecipanti hanno ottenuto il miglior punteggio dalla giuria: l’Italia ha vinto il trofeo a squadre come miglior team.
Con la vittoria di squadra ed il secondo miglior posto nell’assoluto, l’Italia porta a casa un risultato ottimo, che dà lustro al livello dei bartender italiani.
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