caffè
03 Maggio 2016Illy Caffé sceglie un manager esterno per affrontare le sfide dei prossimi anni. L’assemblea della società triestina ha affidato a Massimiliano Pogliani la carica di amministratore delegato del gruppo al posto di Andrea Illy. Il manager - ricorda il corriere.it - è stato Ceo dei telefoni mobili di lusso della britannica Vertu e prima ancora ha lavorato in Saeco e Nespresso.
Il riassetto della governance tuttavia non si esaurisce qui. Oltre ad aprire a manager esterni - continua il corriere.it -, infatti, la società ha anche separato le competenze e i profili di business dei fratelli Andrea e Riccardo Illy. Il primo, che fin qui ha guidato la società del caffè, resterà infatti presidente e seguirà la gestione affidata a Pogliani. Il secondo, invece, lascia il ruolo di vicepresidente (pur rimanendo nel board) di Illy Caffé e si concentra solo su Gruppo Illy, la capofila della dinastia. Il che vale a dire tutte le attività diversificate: dai vini Mastrojanni, al cioccolato Domori fino al te Dammann. La ricomposizione prevede inoltre l’ingresso in cda di Francesco Illy, il terzo fratello, che si occuperà della valorizzazione del marchio; la sorella Anna invece continuerà a occuparsi di funzioni corporate e mantiene la presidenza onoraria. La vice presidenza sarà inoltre affidata a un'altra manager esterna: Marina Salamon. E novità si contano anche tra i consiglieri indipendenti con l’ingaggio di profili come Alberto Baldan, che guida La Rinascente, e Roberto Eggs, manager di Moncler.
I risultati del 2015
Intanto - si legge sul sito firstonline.it -, Illy Caffè ha chiuso il 2015 con un fatturato consolidato di 437 milioni di euro, in crescita del 12% su base annua. L'ebitda della compagnia è salito del 7% a quota 66,4 milioni di euro mentre la posizione finanziaria netta è negativa per 115 milioni, con un rapporto debito/Ebitda di 1,73%, a causa dei forti investimenti della compagnia. L'utile netto si è attestato a quota 16 milioni dai 12 dell'anno precedente.
Più nel dettaglio, il mercato domestico di Illy è cresciuto dell'8%, ma il 63% delle vendite totali del gruppo avvengono fuori dai confini nazionali, grazie all'aumento dell'8% dell'area Emea e del 23% del mercato Nordamericano dove sono state finalizzate nuove partnership strategiche. La crescita maggiore, però, è quella registrata dal mercato cinese, +60%.
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A cura di Matteo Cioffi
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