bevande
04 Maggio 2016Il 2015 è stato un anno record per Bavaria. Il birrificio olandese ha infatti registrato un importante aumento di fatturato, cresciuto dai € 508,4 milioni del 2014 ai € 531,3 milioni del 2015. Il risultato netto è passato da € 24,7 milioni a € 30,2 milioni. La solvibilità e il coefficiente di liquidità sono rimasti elevati, rispettivamente al 58,2% e 1,68. In termini di produzione, nel 2015 Bavaria ha prodotto complessivamente 5,8 milioni di ettolitri di birra. Sono diversi i fattori che hanno contribuito al raggiungimento di questi importanti risultati: la forte crescita del brand in alcuni nuovi mercati, in Europa e nel mondo, l’ottimizzazione dei processi produttivi interni e il forte miglioramento delle performance del maltificio Holland Malt, di proprietà di Bavaria.
Una grande crescita a livello mondiale
Con la presenza di Bavaria in 5 continenti (Europa, Medio Oriente/Africa del Nord, Asia/Oceania, America e Africa), nel 2015 l’Azienda ha concretizzato la propria espansione a livello mondiale. Frank Swinkels, CFO Bavaria ha dichiarato: «Lo scorso anno abbiamo fatto grandi passi avanti, puntando alla creazione di macro regions e garantendo un mix ottimale di prodotti e mercati. Come dimostrano i risultati, questa strategia sta dando i propri frutti». Al di fuori dell’Europa, le vendite sono infatti aumentate, a titolo di esempio, in Russia, a Cuba, in Australia, in Canada e in Corea del Sud. In Europa, invece, Italia, Francia e Regno Unito hanno incrementato la quota di mercato per Bavaria Premium, Bavaria 0.0%, 8.6 e La Trappe.
La crescita in Italia
In Italia il gruppo Bavaria nel 2015 ha registrato una crescita a volume del 17% e a valore del 21% (fonte: IRI Iper+Super+LS a.t. 2015). Si tratta di un aumento molto significativo. Luca De Zen, Amministratore Delegato di Bavaria Italia commenta così questa importante crescita: «Siamo molto orgogliosi dei risultati del 2015 che confermano la crescita costante degli ultimi anni. Abbiamo ottenuto questo successo grazie al rafforzamento nel segmento delle birre Speciali e al consolidamento sia della nostra Pilsner Bavaria Premium sia della Radler. Si tratta di risultati ancora più significativi perché raggiunti con un minor ricorso alla promozionalità di prezzo, creando quindi maggiore valore per noi e per la categoria in generale».
Habesha: la prima birra del Gruppo in Etiopia
Nel 2013 Bavaria ha avviato la costruzione di un birrificio in Etiopia per la produzione della birra Habesha. Nell’estate del 2015 questo birrificio è entrato ufficialmente in funzione e gli 8.000 azionisti locali, che operano come ambasciatori per Habesha, hanno contribuito in modo determinante al decollo del birrificio. La distribuzione della birra man mano si è estesa dalla capitale Addis Abeba a diverse zone del Paese. Nel 2016 la capacità produttiva verrà raddoppiata con l’obiettivo di produrre fino a 600.000 ettolitri di birra. Frank Swinkels ha così commentato questa operazione internazionale: «La costruzione di un nuovo birrificio in Etiopia è stata una grande sfida ed è per noi motivo di orgoglio vedere come la birra Habesha sia diventata un successo. Per noi e per tutti gli azionisti locali».
Innovazioni
Nel 2015 Bavaria ha infine investito per migliorare l’operatività in alcuni dei propri stabilimenti. Nel birrificio a Lieshout è stata realizzata una nuova linea di produzione dei fusti che ne controlla la qualità automaticamente, sia per quanto riguarda il contenuto che il packaging, prima di riempirli in ambiente totalmente sterile, in quello che è diventato un innovativo capolavoro tecnologico. Inoltre, nello stesso stabilimento a Lieshout, è stata ottimizzata la logistica interna attraverso l’acquisto di ulteriori AGV (Veicoli a Guida Automatica), che trasportano i prodotti dalla linea di produzione al magazzino in modo completamente automatizzato. Nel birrificio di Koningshoeven, invece, l’azienda ha investito in una nuova linea di produzione appositamente studiata per La Trappe.
Holland Malt
Il maltificio di proprietà di Bavaria ha contribuito in modo significativo all’aumento di fatturato. Mediante un più accorto impiego della propria capacità produttiva, questa realtà è stata in grado di stabilire un record di produzione e vendita. Non solo aumentando la produzione di malto Pilsner, ma anche quella del malto specialty. Quest’ultimo è stato fornito per la prima volta al settore della panificazione, oltre a quello dell’industria del whisky e della birra artigianale.
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A cura di Matteo Cioffi
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