25 Ottobre 2013
La Distilleria Andrea Da Ponte ha da poco dato inizio a una intensa attività di riposizionamento dei suoi brand e al rafforzamento di una comunicazione di marca maggiormente efficace. Ovviamente, un’operazione di questo tipo ha comportato anche il restyling del packaging system dei prodotti Da Ponte. Dalla Vecchia Grappa di Prosecco 8 annate Da Ponte, a Uve Bianche Da Ponte, a cui seguiranno presto tutti gli altri gioielli nati nella distilleria di Corbanese di Tarzo. Si tratta di un rinnovamento totale del prodotto, curato in ogni minimo dettaglio, dalla grafica ai materiali utilizzati. Una ricollocazione in termini di lusso, classe, prestigio, a partire dalle bottiglie: eleganti champagnotte dalle spalle strette e dal collo allungato. La stessa idea di preziosità ed eleganza è alla base delle nuove etichette. Continuità e innovazione si ritrovano nell’oro della confezione di Vecchia Grappa di Prosecco, o nei riflessi di madreperla dell’etichetta di Uve Bianche. Immancabile, anche la tradizionale fascetta Da Ponte utilizzata come “Titulus” per ripercorrere la storia dell’Azienda, del prodotto e comunicarla all’acquirente.
Un metodo innovativo
Storia che nasce inevitabilmente dal Metodo Da Ponte, codificato nel 1896 da Matteo Da Ponte, fratello del fondatore della distilleria Andrea, nel suo “Manuale della distillazione delle vinacce, del vino, e delle frutta fermentate”. Precursore e, soprattutto, diffusore di quella ricerca dell’alta qualità che oggi la maggior parte dei consumatori riconosce come il vero plus di uno spirito invecchiato, il Metodo Da Ponte è ancora attualissimo, innovativo e modernissimo, unico ed esclusivo, seguito scrupolosamente da Francesco Fabris, Amministratore Unico dell’Azienda. Dalla raccolta della materia prima alla distillazione vera e propria attraverso l’utilizzo dello stesso sistema di alambicchi brevettati da Matteo da Ponte, riveduti e aggiornati con l’applicazione del sottovuoto e di processi di automatizzazione tecnologicamente moderni. Grazie a ciò, le grappe Da Ponte si possono ben collocare ai vertici qualitativi dei superalcolici in commercio, e oggi la “Vecchia Grappa di Prosecco” è apprezzata da tutti i consumatori che l’hanno elevata a status symbol in Italia e in Europa. Lo dimostrano i numerosi riconoscimenti che da anni la distilleria riceve per le sue referenze, e la sempre maggiore diffusione di consumi anche all’estero, dove i mezzi per conquistare il mercato sono qualità superiore e prodotti puliti e di sicura provenienza.
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A cura di Matteo Cioffi
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