11 Marzo 2018
America Latina, 1824. La storia ci rimanda all’eroe venezuelano Simon Bolivar e alla sua lotta per l’indipendenza dello Stato. Tra i suoi sostenitori nelle fila dell’Armata di Liberazione c’e’ un medico di origine prussiana, Johann Siegert, arruolato per curare i soldati colpiti da febbre e problemi intestinali. Anni di ricerche e di analisi delle molteplici virtù delle piante tropicali portarono Siegert a mettere a punto una ricetta per stimolare l’appetito e la digestione dei soldati ammalati.
Il suo Bitter miracoloso - che il medico chiamò Angostura dal nome della città venezuelana dove risiedeva - ben presto trovò ampi consensi non solo tra i soldati che ne traevano grandissimi benefici, ma anche tra i marinai che con le loro navi attraccavano nel porto locale.
Sofferenti per le lunghe traversate, si curavano con questo Bitter aromatico e ne portavano una certa quantità con loro durante il viaggio di ritorno facendo così conoscere l’Angostura in tutto il mondo.
Una ricetta semplice. Un Bitter aromatico che oggi è indispensabile nella creazione dei cocktail più famosi oppure nella preparazione di alcune pietanze di carne e pesce. Una confezione che è entrata nella storia del packaging grazie alla sua bottiglia di piccole dimensioni a cui è applicata un’etichetta oversize. Un errore tipografico che piacque però talmente tanto da decidere di non correggere questa anomalia.
Ma cosa rende speciale Angostura? Vengono utilizzati - oggi come nel 1824 - solo ingredienti completamente naturali in una miscela alcolica al 44%. Il Bitter si ottiene tramite l’infusione della corteccia di una pianta, la Cusparia Febbrifuga, alla quale vengono aggiunti chiodi di garofano, radice di genziana, cardamomo, essenza di arance amare e china.
Pochissime gocce sono indispensabili per aromatizzare le più famose bevande alcoliche e analcoliche. Cosa sarebbero un Manhattan o un Ritz Old Fashioned senza Angostura? O ancora un Rob Roy o un Capri Cocktail?
Angostura è disponibile sul mercato anche nella versione OrangeBitter, prodotta utilizzando esclusivamente la buccia delle arance che crescono nelle lussureggianti piantagioni dell’isola di Trinidad. E per conoscere tutto, ma proprio tutto sul mondo di Angostura da oggi c’e’ un’utilissima App per smartphone e tablet: idee, consigli, suggerimenti per aspiranti barman ma non solo!
Il Bitter Angostura è distribuito da D&C.
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A cura di Rossella De Stefano
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